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Le richieste dell’Agesc ai partiti e ai candidati premier

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L’Associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc) ha rivolto ai candidati Premier delle varie liste politiche per le elezioni del 13 e 14 aprile un messaggio chiaro perché si discuta e si cerchi di porre rimedio alla “grande emergenza educativa del nostro tempo, con una politica che sappia impegnarsi concretamente per una scuola di qualità e per la libertà di educazione delle famiglie”. 
Senza un adeguato supporto economico e finanziario – si legge nel documento – la parità prevista dalla legge n. 62 del 2000 è fasulla, inconsistente. Circa la scuola di qualità, l’associazione dei genitori ritiene che può essere perseguita grazie alla messa in campo di interventi mirati, che poggiano  “sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, sulla valorizzazione della funzione docente, sulla corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia, sulla dignità dei percorsi di istruzione e formazione professionale, ma soprattutto sulla libertà di educazione delle famiglie”.
Inoltre, “urgono interventi concreti – si legge ancora nel comunicato – per realizzare un sistema scolastico integrato all’interno del quale la famiglie possono liberamente scegliere senza condizionamenti economici”.

Ma c’è comunque resistenza da parte degli schieramenti politici nel candidare personaggi che non costituiscono “riferimenti certi per la società”. Eppure la “promozione della dignità della persona si pone tra le prime urgenze da affrontare. La difesa e la promozione dei diritti naturali fondamentali è compito di ciascun uomo e donna di buona volontà. I temi etici – conclude il comunicato dell’Agesc – sono politicamente rilevanti e non possono rimanere fuori dalla campagna elettorale”.