Una dirigente scolastica nelle prime due settimane di settembre ha fatto partecipare i suoi docenti a dieci riunioni di dipartimento e tre collegi.
Un impegno costante di quattro ore giornaliere per dieci giornate di servizio, in cui ha organizzato incontri dipartimentali per la programmazione didattica e collegi per organizzare l’avvio di anno scolastico.
È utile ricordare che l’art.29 del CCNL scuola regolamenta l’attività funzionale all’insegnamento dei docenti. Il comma 1 del suddetto articolo contrattuale specifica che l’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.
In particolare il comma 3 lettera a) dell’art.29 del CCNL scuola regolamenta l’orario di servizio annuo riferito alla partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative. Nel suddetto comma è scritto che tali attività collegiali sono quantificate fino ad un massimo di 40 ore annue.
Anche le ore di servizio svolte a settembre prima dell’inizio delle lezioni, sono da calcolarsi all’interno di quelle 40 ore previste dal contratto all’art.29 comma 3 lettera a). Se il Ds ha già utilizzato tutte le 40 ore in fase di avvio di anno scolastico, come è capitato in qualche scuola, rischia di vedersi disertate dai docenti le riunioni per il monitoraggio della programmazione didattica e i collegi dei docenti di tutto l’intero anno scolastico. Infatti esaurite le 40 ore di attività collegiali suddette, il docente è libero di decidere se partecipare o meno ad un Collegio dei docenti o ad una riunione dipartimentale.
I docenti che hanno superato le 40 ore di attività collegiali, disposte dall’art. 29 comma 3 lettera a) del CCNL scuola (ma anche le ulteriori 40 ore riferibili ai consigli di classe comma 3 lettera b) dell’art. 29 del contratto scuola), potranno presentare al Ds un resoconto delle ore effettivamente svolte, indicando date e orari di inizio e termine delle riunioni svolte, tipologia degli incontri e calcolo dell’ammontare complessivo delle ore di attività collegiali indicate. In tale resoconto informano il Ds che, a meno di ordini di servizio specifici, non parteciperanno ad altre riunioni collegiali in quanto raggiunte le 40 ore previste dal contratto collettivo nazionale della scuola.
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