Categorie: Estero

Le sberle se date con amore sono educative

Il mitico ceffone, che da parecchi decenni è stato bandito non solo dalla scuola ma anche dalle categorie educative domestiche, rientra dall’America con risultati, a detta di una ricercatrice, anche soddisfacenti.
La ricerca, fa sapere La Stampa, è stata pubblicata dal giornale americano “Parenting: Science and Practice”, ma la sua esternatrice tiene a sottolineare che la sberla va bene a patto che il ragazzo o la ragazza di sentano all’interno di un contesto familiare di amore e protezione. La sberla a caso, insomma, data dal genitore che vuole scaricare la propria tensione non va mai bene. Chi la riceve, ovviamente applicata con forza largamente simbolica, deve percepirla come punizione per una giusta ragione.
Miguelina German, la pedagogista che ha diretto lo studio è convinta che avere genitori reattivi sulla disciplina sia il segreto per dei figli felici ed equilibrati. Il clima generale di affetto fa sì che le relative rudezze delle punizioni siano assorbite senza problemi. La cosa principale, secondo lei è “la percezione del calore materno”.
In Gran Bretagna però le associazioni dei genitori, sentite dal Daily Telegraph, non sono per niente dell’idea. Secondo loro le sberle lasciano comunque nella psiche dei piccoli dei danni che possono anche essere di lungo termine.
Jeremy Todd, capo dell’associazione “Family Lives” dice: “Non sosterremo mai l’idea di usare le sberle. Pensiamo che ci siano modi molto migliori per comunicare con un bambino”. Il dibattito sberla sì sberla no va avanti da decenni con il no in netta prevalenza nella nostra società. Ma la German, ricercatrice alla scuola di medicina Albert Einstein di New York, smentisce la credenza “progressista” che le punizioni fisiche generino nell’età adulta comportamenti antisociali, fintanto che i ragazzi giudicano che arrivi “da un posto buono”. E’ la stessa conclusione di uno studio del 2009 dell’istituto per l’Educazione di Londra. childhood
Justine Roberts, fondatrice del sito “Mumsnet”, la rete della mamme, è contraria: “Ovviamente – dice – è meglio se la sberla viene da ”un posto buono” piuttosto che da “uno cattivo” ma la maggioranza degli iscritti a Mumsnet pensa che la violenza non vada mai usata”.

Pasquale Almirante

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