A certificarne l’inutilità degli sculaccioni ai propri figli è venuta una nuova pubblicazione dell’autorevole rivista scientifica Lancet, con ben 69 studi condotti negli Stati Uniti, Canada, Cina, Colombia, Grecia, Giappone, Svizzera, Turchia e Regno Unito.
Ricerche che hanno rilevato come le punizioni fisiche siano “dannose per lo sviluppo e il benessere dei bambini”.
“I genitori colpiscono i loro figli perché pensano che così facendo migliorerà il loro comportamento. Ma fortunatamente per i genitori che hanno picchiato, la nostra ricerca ha trovato prove chiare e convincenti che la punizione fisica non migliora il comportamento dei bambini e invece lo peggiora”.
Un’evidenza che, come sottolineato dagli autori della pubblicazione, non solo si è verificata indipendentemente da sesso o etnia del bambino, quanto non ha tenuto conto di tutte quelle punizioni che possono essere considerate abuso su minore.
Per cui, pur tenendo conto di colpi per così dire “lievi”, lo studio, in particolare nella sua parte condotta in Colombia in Sud America, ha rilevato come i bambini piccoli puniti fisicamente acquisiscono meno abilità cognitive di quelli che non lo sono stati. Inoltre in 7 delle analisi esaminate è risultata evidente la correlazione tra la frequenza delle punizioni fisiche e il comportamento negativo di un bambino nel tempo.
Addirittura in 5 di questi 7 studi è stato riscontrato che “con l’aumentare della frequenza delle punizioni fisiche, aumenta anche la probabilità di prevedere risultati peggiori nel tempo”.
Altri studi hanno invece rilevato come la punizione fisica abbia aumentato i problemi di condotta e i segni del disturbo oppositivo provocatorio, caratterizzato da scoppi d’ira, comportamento polemico e provocatorio, sfida attiva e rifiuto di seguire le regole, dispetto e vendicatività.
Infine, a testimonianza della gravità della questione, lo studio ha anche evidenziato come qualsiasi esito negativo delle punizioni corporali non sia poi stato alleviato dallo stile genitoriale.