Le ragazze che frequentano le scuole femminili d’Inghilterra si confermano più preparate, in media, rispetto a quelle iscritte nelle scuole miste. Anzi, lo scarto cresce.
Lo dimostra una ricerca condotta dagli analisti del centro SchoolDash e ripresa oggi dalla Bbc online.
Stando ai parametri presi in considerazione, a parità di altri fattori (come la condizione sociale o la selettività d’ingresso) le scuole per sole ragazze fanno registrare un 75% di buoni voti agli esami del GCSE, sorta di diploma materia per materia attribuito dal sistema britannico a livello di scuola secondaria, contro il 55 delle allieve inserite in istituti aperti a entrambi i sessi.
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L’indagine conferma peraltro che le ragazze maturano prima e conseguono risultati in media migliori dei coetanei maschi. Ma anche che la scarsa mobilità sociale del Regno Unito e il divario di opportunità fra ricchi e poveri restano elementi chiave – genere a parte – di condizionamento del panorama scolastico inglese.
In ogni caso anche in Italia, dalle statistiche, risulta che le ragazze in linea generale ottengono voti migliori rispetto ai loro coetani maschi, mentre mancando scuole tutte femminili o tutte maschili nel nostro ordinamento, non è possibile stilare graduatorie simili.
Ma in Inghilterra, che però attira migliaia di nostri giorvani laureati che da quelle parti per lo più trovano occupazione e pure dottorati nelle università, ci tengono sempre a fare le cose per bene e a sottolinearle con una certa enfasi dentro cui anche noi cadiamo, ma per dovere di cronaca e di informazione.