“Il primo segnale che vogliamo dare è che le scuole possano riaprire e che l’attività scolastica possa ripartire il più presto possibile”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, la termine di un vertice con premier, capo della Protezione civile e governatori coinvolti, sulle misure da prendere a seguito del terremoto nel centro Italia.
“E’ il primo segnale per le comunità locali: che i figli possano continuare a studiare nel loro territorio”.
già d’altra parte la ministra Giannini aveva assicurato “un task force del Miur per l’avvio regolare anno scolastico. Queste sono ancora le ore delle lacrime e dei primi interventi. Ma dalle istituzioni ci si aspetta che arrivino anche risposte e soluzioni a medio e lungo termine. Abbiamo centinaia di bambini e ragazzi nei comuni più colpiti dal sisma. Alcuni di loro, purtroppo, hanno perso la vita. Ed esprimo tutta la mia vicinanza alle madri e ai padri che non potranno riabbracciare i loro figli. Il dolore più grande che si possa provare nella vita”.
“A chi è sopravvissuto a questa tragedia dobbiamo dare subito i segnali della speranza e della fiducia che si può ritornare alla normalità” e il “primo segnale sarà proprio l’avvio regolare dell’anno scolastico”.
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“Stiamo lavorando in queste ore – ha spiegato Giannini – perché in tutti paesi colpiti dal sisma tutti i bambini possano riprendere la scuola puntualmente e in condizioni di regolarità. Per questo, all’inizio della prossima settimana sarà attivata al Miur una task force per sostenere i nostri docenti e i dirigenti scolastici”. Ché “nessuno deve restare solo. Ai ragazzi e alle loro famiglie dico che stiamo lavorando in collaborazione con Regioni ed Enti locali perché tutti possano riprendere le lezioni”; per “garantire una scuola a chi non l’ha più. E per agevolare e velocizzare le verifiche sulla sicurezza degli edifici. Abbiamo 3 milioni di euro nel nostro bilancio che metteremo a disposizione degli Enti locali per le verifiche sulle strutture e altri 20 milioni per gli interventi di adeguamento antisismico”. “Lavoreremo in contatto costante con la Presidenza del Consiglio e la Protezione civile”, ha aggiunto la ministra, concludendo: “Perché il primo motore della ripresa non potranno che essere le istituzioni scolastiche”.
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