Matteo Salvini torna sul tema dell’importanza delle scuole paritarie, rivendicando per loro la stessa dignità di quelle statali. E, pur non dichiarandolo, promuove quei finanziamenti alle scuole paritarie che tanti invece (anche una parte della politica, soprattutto a sinistra) continuano a reputare un errore d’interpretazione dell’articolo 33 della Costituzione:, nella parte in cui riporta che “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
Facendo un’analisi sul difficile periodo che sta vivendo l’alleanza tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, soprattutto a seguito della sofferta scelta del presidente della Repubblica, parlando durante un evento a Marina di Carrara, il leader del Carroccio ha detto che “il Centro-Destra si deve chiedere quale sia la sua anima, gli obiettivi e i punti cardinali”.
“Io – ha continuato il leghista – ce li ho ben chiari in testa: il lavoro con meno Stato possibile e più libertà possibili, uno Stato sociale che c’è e non viene smantellato, la libertà dell’educazione con scuole paritarie con la stessa dignità delle statali, una giustizia giusta e no a 6 milioni di processi in arretrato”, ha concluso Salvini.
Considerando che Forza Italia sulle scuole paritarie non ha mai nascosto di avere idee analoghe a quelle della Lega, è probabile che il messaggio di Salvini (almeno per gli istituti non statali da supportare con finanziamenti pubblici) fosse indirizzato a Fratelli d’Italia e quindi alla sua leader Giorgia Meloni: tra l’altro, con la pandemia molti istituti scolastici non statali hanno accusato un alto numero di rinunce d’iscrizioni da parte delle famiglie, ritrovandosi quindi senza molti dei loro finanziatori principali ed arrivando in alcuni casi anche a chiudere.
Ricordiamo, per completezza, che comunque che per le sovvenzioni pubbliche delle paritarie si sono schierati più volte in modo favorevole anche il Pd e soprattutto i renziani di Italia Viva.
Come ricordiamo che non è la prima volta che il numero uno della Lega esprime questo pensiero sull’importanza delle scuole non statali: nel marzo del 2019 Matteo Salvini disse di pensare “al milione di bimbi che vanno alle scuole paritarie. Chi dice di togliere i soldi alle private ignora che se così fosse si lascerebbero tanti bimbi in mezzo alla strada perché la scuola pubblica non ce la fa”.
Come abbiamo avuto modo già di scrivere in passato, in effetti qualora l’offerta formativa delle scuole paritarie dovesse venire meno, lo Stato dovrebbe farsi carico direttamente di quasi un milione di alunni, soprattutto della scuola dell’Infanzia e Primaria. E con costi decisamente più alti rispetto a quelli assegnati oggi annualmente alle scuole paritarie.
Quindi, si può essere d’accordo o meno con la Lega, si può ritenere anche che l’intento dei costituzionalisti era altro, ma è un dato di fatto che a chi governa conviene molto, conti alla mano, che le scuole paritarie rimangano in vita: sottraendo allo Stato qualche migliaio di euro ad alunno e chiedendo una retta mensile alle famiglie, si riescono a soddisfare le esigenze formative di tanti alunni.
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