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Le scuole per il XXI secolo: consultazione pubblica dalla Commissione Europea

La Commissione Europa ha lanciato, lo scorso 12 luglio, una consultazione pubblica dal titolo “Scuole per il XXI secolo”. 
In questa maniera si vuole raccogliere opinioni sullo sviluppo dell’istruzione scolastica negli Stati membri dell’Unione Europea, così da cercare di adeguare le scuole ai bisogni formativi del nuovo secolo.
“Sebbene vi siano molti esempi di scuole valide in tutta l’Europa – ha sottolineato la Commissione Europea, nel documento di lavoro appositamente predisposto per la consultazione-, vi sono però anche segnali della necessità di intervenire maggiormente per migliorare l’alfabetizzazione dei quindicenni, ridurre il numero degli abbandoni precoci e migliorare il tasso di completamento degli studi secondari superiori, tematiche che costituiscono indicatori fondamentali nella strategia di Lisbona dell’Unione per la crescita e l’occupazione”.
Le sfide educative ancora aperte e da vincere nella nuova Europa, sono:
– Un quinto degli allievi di età inferiore a 15 anni raggiunge solo il livello più basso nella capacità di leggere;
– Il 15% degli studenti, tra 18 e 24 anni, lascia la scuola;
– Solo il 77% dei ventiduenni ha portato a termine la propria istruzione secondaria superiore.
Le risposte alla consultazione, che è aperta al grande pubblico e a tutte le parti interessare, in particolare alle associazioni degli insegnanti, dei genitori e degli studenti, devono essere inoltrate, in non oltre quattro pagine A4 di Word (12 pt), entro il 15 ottobre 2007, all’indirizzo eac-schools-consult@ec.europa.eu. I risultati serviranno alla Commissione Europea, non solo per orientare le discussioni con gli Stati membri sulla politica scolastica, ma pure per la formulazione di una dichiarazione politica ufficiale.
Gli otto campi della consultazione, sotto forma di questionario, sono:
– Le competenze per tutti: come organizzare le scuole in modo che possano fornire a tutti gli studenti la serie completa delle competenze di base?
– L’apprendimento permanente: Come possono le scuole fornire ai govani le competenze e la motivazione necessarie a rendere l’apprendimento un’attività permanente?
– La crescita economia sostenibile: Come possono i sistemi scolastici contribuire ad appoggiare la crescita economica sostenibile a lungo termine in Europa?
– L’equità come risposta alle sfide del tempo presente: Come possono i sistemi scolastici soddisfare in modo ottimale la necessità di promuovere l’equità, di tener conto delle diversità culturali e di ridurre l’abbandono scolastico?
– Una scuola inclusiva: Se le scuole devono soddisfare le esigenze educative di ogni singolo alunno, come si può agire a livello dei programmi, dell’organizzazione scolastica e del ruolo degli insegnanti?
– La cittadinanza attiva e la democrazia: Come possono le comunità scolastiche aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili, in armonia con i valori fondamentali della pace e della tolleranza di fronte alle diversità?
– Gli insegnanti:Come fornire al personale scolastico formazione e sostegno per affrontare i problemi che si presentano?
La gestione e la direzione delle scuole: Come possono le comunità scolastiche ricevere la guida e la motivazione necessarie per avere successo? Come possono acquisire la facoltà di evolvere per poter affrontare i cambiamenti a livello delle esigenze e delle domande?
Luigi Mariano Guzzo

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