Scuole innovative in Italia ce ne sono molte e Ashoka le presenterà a Bologna il prossimo 16 maggio, durante il seminario Learning City, dedicato al ruolo dell’educazione informale nei sistemi complessi delle grandi città.
L’intento di Ashoka non è quello di scovare singole maestre o sezioni virtuose, ma intere scuole in cui tutti gli attori – alunni, genitori, insegnanti e dirigenza – condividano un progetto di innovazione delle pratiche educative, mettendo fra le priorità quella di coltivare nei propri studenti dimensioni “collaterali” quali l’empatia, il lavoro di gruppo, la leadership e la creatività.
L’obiettivo di Ashoka, una volta trovate e mappate queste scuole, è proprio quello di riunirle e sostenerle, creare una massa critica di innovatori dell’ecosistema educativo e renderla visibile anche a livello internazionale.
LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.
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Parte così anche in Italia, scrive Vita.it, il programma Scuole Changemakers: Ashoka nel corso del 2016 selezionerà la prima changemaker school d’Italia e la sosterrà per aiutarla a far crescere l’impatto del suo progetto innovativo e renderlo replicabile.
Ogni scuola citata è stata contattata e un referente per ogni scuola ha indicato a sua volta altre scuole, per un totale di 180 interviste e 300 nomination raccolte.
Le scuole che hanno avuto più citazioni sono: la prima in assoluto è l’IISS Majorana di Brindisi (8 segnalazioni), seguito dall’Asilo nel Bosco di Ostia (5 citazioni) e alcune scuole con 4 segnalazioni: IIS Pacioli di Crema, il Liceo Lussana di Bergamo, l’IIS Pacinotti-Archimede di Roma, l’Istituto salesiano Pio XI di Roma, la Scuola Città Pestalozzi di Firenze, l’IC Ciresola di Milano e l’IC San Giorgio di San Giorgio di Mantova (MV). Le scuole che hanno avuto almeno tre segnalazioni sono complessivamente 28. Lombardia e Lazio guidano l’innovazione scolastica (8 e 4 scuole), ma anche Marche e Toscana (3 scuole) hanno diverse eccellenze. Nell’elenco delle 28 scuole più citate, a innovare sono soprattutto le scuole superiori (57%) in particolare gli istituti tecnici o professionali (61%) mentre i licei sono il 39%; l’82% delle scuole citate sono pubbliche, il 18% private. Pochissime le eccellenze nella scuola dell’infanzia.
L’innovazione, si legge su Vita.it, si concretizza in 28 idee/modelli attorno a cui imperniare il cambiamento: modelli che sono un iniziale tentativo di creare una rete tra le scuole, che in generale sono partite “in solitaria” ad innovare. Ci sono innanzitutto alcune delle 12 idee di Avanguardie Educative (le abbiamo presentate tutte sul numero di gennaio di VITA), l’uso di nuove tecnologie promosso da Fondazione Mondo Digitale, il progetto Scuola Senza Zaino, che coinvolge in Italia oltre 10mila studenti. Guardando ai “modelli”, a raccogliere più adesioni fra le prime 28 scuole ci sono Ict-Lab, dentro/fuori la scuola, compattazione del calendario, didattica per scenari, aula 3.0, integrazione cd/libri di testo, Teal e ICT Lab.
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