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Le scuole prendono le precauzioni contro il virus dell’influenza suina

Con la nota n. 23671 del 22 maggio 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dipartimento della prevenzione de della comunicazione, ha dettato in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alcune specifiche indicazioni per la chiusura in via precauzionale delle scuole frequentate da studenti, docenti o personale Ata e dirigente nei quali venga confermata, da parte del Laboratorio nazionale di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità, l’influenza da nuovo virus A/H1N1, comunemente conosciuta come “febbre suina”. La chiusura delle istituzioni scolastiche sarà prolungata per i sette giorni “successivi la conferma del caso”. I giovani che frequentano queste scuole “dovranno essere sottoposti sorveglianza sanitaria domiciliare, per i 7 giorni della astensione dalla frequenza scolastica, a cura delle Asl competenti per territorio”. 
La nota parla di “bambini/ragazzi” ma è intuibile che la stessa prassi valga anche per tutto il personale scolastico. Viene ribadito ancora che “l’impiego degli antivirali a scopo terapeutico o di profilassi deve essere prescritto dai medici, in base alla valutazione delle condizioni cliniche del paziente o del rischio di infezione dei singoli soggetti, con valutazione di rischi e benefici caso per caso e limitando l’impiego ai soli casi nei quali questi siano ritenuti necessari, per evitare l’insorgenza di resistenze a tali farmaci”. 
Il Miur invita anche a prendere visione della nota 23277 del 20 maggio 2009 in cui il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali dà utili consigli per la prevenzione dal virus A/H1N1 ed evitare così il più possibili i contagi.
LE SCUOLE CHIUSE
Le prime due scuole ad essere chiuse il 22 maggio per precauzione sono stati due istituti di Roma: il Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” e il liceo “Dante Alighieri”. Ad essere colpiti dall’influenza A/H1N1 sarebbero stati tre ragazzi ed una professoressa erano appena tornati da New York dopo un soggiorno studio. I quattro, insieme ad altri tre giovani “sospetti”, sono adesso sotto osservazione. 
“Sorvegliate” anche quattordici scuole della Sicilia. Gli studenti infatti avevano partecipato allo stesso viaggio a New York dei loro compagni romani. Se in un primo tempo si era diffusa la notizia che le scuole fossero state chiuse, il vice ministro per la salute Ferruccio Fazio ha annunciato che si tratta invece soltanto di monitoraggio. Vale a dire gli studenti e il personale scolastico sono tenuti ad eseguire i controlli disposti dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali: devono misurare la temperatura corporea almeno due volte al giorno ed evitare luoghi affollati. Le autorità sanitarie saranno avvertite alle prime comparse dei sintomi febbrili. 
Le quattordici scuole siciliane attualmente monitorate sono a Catania (4), ad Enna (2), ad Acireale, a Milazzo, a Siracusa, a Canicattì, a Caltanissetta, a Lentini, a Termini Imerese e a San Giovanni la Punta. 
Disposta la chiusura poi per una scuola materna in provincia di Pordenone. L’istituto, secondo quanto si legge in una nota del ministero della salute, era frequentato dal fratello di una giovane che il 20 maggio era stata confermata come “positiva” al virus A/H1N1. 
Per il momento la situazione in Italia, con diciannove casi di influenza suina accertati, appare essere comunque sotto controllo. Le autorità stanno facendo il possibile per evitare una pandemia nazionale. L’unica preoccupazione sono gli effetti che potrà avere il virus A/H1N1 dal punto di vista sociale ed economico per l’intero paese. Soprattutto per un inutile, ma giustificato, allarmismo di alcune frange della popolazione.
Luigi Mariano Guzzo

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