In vista del trasferimento all’Inpdap di tutte le competenze in materia di liquidazione dei trattamenti di quiescenza ai dipendenti dello Stato, il dicastero di viale Trastevere è intervenuto, con un apposta circolare, la n. 159/2000, per tranquillizzare i presidi ed i responsabili amministrativi. Già in fibrillazione a causa dell’avvicinarsi del 1° settembre: termine fissato per l’entrata a regime dell’autonomia in tutte le scuole.
Tra le varie competenze, che dovrebbero essere devolute alle istituzioni scolastiche autonome (art. 14 del DPR 8 marzo 1999, n. 275), infatti, vi sono anche quelle di natura pensionistica, già appannaggio dei provveditorati. Di qui, considerando che alcune attività connesse alla prosecuzione volontaria, alla valutazione dei servizi e/o periodi ai fini pensionistici e alla liquidazione dell’indennità "una tantum" sono già svolte dall’Inpdap, in attuazione delle legge 8 agosto 1995, n. 335, il Ministero si è attivato per anticipare il trasferimento delle restanti competenze. Onde evitare un inutile aggravio di adempimenti per gli uffici di segreteria, già fortemente colpiti dai nuovi oneri del decentramento. L’iniziativa ministeriale muove anche dal presupposto che, nel caso specifico, il decentramento avrebbe comunque carattere di provvisorietà. La riforma del sistema pensionistico prevede, infatti, che sarà l’ente previdenziale a doversi occupare di queste incombenze. Il trasferimento alle scuole, dunque, non avrebbe nemmeno il tempo necessario per entrare a regime.
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