Sei riforme per rilanciare la scuola italiana. Sono quelle che ha intenzione di avviare entro il 2021 il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Voglio arrivare a fine anno – ha detto Bianchi a Verona – con tutte e sei le riforme connesse al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza avviate: oltre all’orientamento, la riorganizzazione del sistema scolastico, gli istituti tecnici e professionali, gli Its, il sistema di reclutamento insegnanti (che passa per concorsi più veloci e snelli ndr), la scuola di alta formazione“.
Intervenendo sabato 27 novembre a Job&Orienta, davanti agli assessori regionali all’istruzione e a quelli alla formazione e al lavoro, intervenuti al salone per parlare di Pnrr e futuro sostenibile, il ministro dell’Istruzione ha detto che “La riforma dell’orientamento è una delle riforme cruciali nel Piano di ripresa e resilienza”.
“Stiamo lavorando moltissimo con tutte le scuole d’Italia – ha sottolineato Bianchi -. Il concetto fondamentale di orientamento è che dobbiamo accompagnare tutti i ragazzi fin dalle scuole medie, questo aiuta anche il Paese. Perché l’orientamento non è fatto solo dai ragazzi che vanno, ma sono anche le imprese le università e le istituzioni che si ripensano “.
Il ministro è stato accolto dai tanti giovani presenti nei vari stand del 30esimo ‘Salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro: selfie, saluti, chiacchierate”.
“Stiamo lavorando – ha tenuto a dire Bianchi – per non ritornare alla Didattica a distanza. Oggi nel mondo della scuola i contagi sono ancora molto limitati”, ha quindi dichiarato il ministro dell’Istruzione.
“Stiamo lavorando – ha aggiunto – non solo per evitare la Dad, che è stata un momento importante e che ha permesso a molti di avvicinarsi al digitale. Stiamo evitando questa idea della paura, questa idea di diffidare l’uno degli altri. La scuola rimane il posto più sicuro”, ha detto Bianchi ribadendo quanto detto già alcuni giorni fa in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Normale di Pisa.
Parlando del particolare momento della scuola e delle difficoltà legate alla pandemia, Bianchi ha detto che “i messaggi che arrivano dai ragazzi sono che non solo non bisogna avere paura, ma che ci stiamo riprendendo”.
“La ripresa – ha osservato Bianchi – si fa con l’entusiasmo, e l’entusiasmo è quello di riuscire a parlarsi e a dialogare. Quello di vedere la straordinaria capacità d’iniziativa che ha il nostro Paese e che nessun altro Paese ha. Questo è il messaggio: attenzione che ci siamo noi davanti”.
Durante l’evento, è stato anche rinnovato, tra lo stesso titolare del Mi e il Presidente di Confindustria Moda, Cirillo Marcolin, il Protocollo d’intesa che rafforza la connessione tra scuola e mondo del lavoro nel settore del Tessile, Moda e Accessorio: l’obiettivo è l’acquisizione di competenze tecnico-professionali, relazionali, manageriali e trasversali, per favorire l’incontro tra le istituzioni scolastiche e le aziende affiliate a Confindustria Moda.
Inoltre, si attivano iniziative volte alla formazione delle studentesse e degli studenti e di aggiornamento rivolte ai docenti di tutti gli indirizzi, per rendere i percorsi formativi quanto più connessi alle esigenze del mercato del lavoro. “La rinnovata intesa con Confindustria Moda – ha commentato Bianchi – rappresenta un chiaro esempio di come Istituzioni, imprese e territorio debbano collaborare per l’orientamento e la formazione”.
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