Le speranze dei lavoratori co.co.co scuola (D.M. 66/01) nelle mani del Presidente della Repubblica

Stanchi di essere inascoltati, bistrattati e presi in giro dalla politica, i lavoratori Co. Co. Co. Scuola D.M. 66/01 si rivolgono al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.  La loro storia è ormai nota a tutti così come le loro richieste. Soluzioni che consentono la progressiva e graduale immissione in ruolo in funzione del giusto diritto fra precari, secondo le effettive necessità dell’amministrazione, e soprattutto non comportano spesa aggiuntiva nel bilancio dello Stato, anzi, al contrario, determina una progressiva economia di bilancio crescente ed elimina altresì la disparità di trattamento in atto.

Infatti, come viene spiegato nella lettera inviata al Capo dello Stato, il MIUR, con oppositi atti posti in essere, riconosce già, ai precari della scuola, il servizio prestato con contratti atipici ed addirittura lo riconosce anche a coloro che quel servizio non lo hanno mai espletato perché hanno rinunciato al progetto per il semplice fatto di non sapere che quel servizio sarebbe stato valutato. Di contro dispone l’esclusione dei Co.Co.Co. scuola perché il rapporto di lavoro non si caratterizza come dipendente.

Ma il sistema di reclutamento in atto già di per sé dispone l’accesso alla procedura concorsuale tenendo conto anche del servizio prestato, e non prestato, con tipologia contrattuale diversa dal lavoro dipendente. E’ chiaro quindi che quello che viene operato nei confronti del personale Co.Co.Co., circa 900 su base nazionale, che da più di un decennio lavorano nelle segreterie scolastiche garantendo i servizi, è un artificioso espediente frutto di una specifica volontà burocratica, o per meglio dire di accordi, volta sbarrare la via d’accesso ai ruoli ai lavoratori Co.Co.Co. D.M. 66/01 generando una vergognosa disparità di trattamento nei confronti di chi svolge la propria prestazione lavorativa nella scuola statale con funzioni  ATA e con posto in organico accantonato. Nella lettera al Capo dello Stato, i lavoratori hanno anche allegato la proposta emendativa alla legge di stabilità che viene di seguito riportata.

Proposta

Nel rispetto di quanto stabilito al comma 401 della legge 228 del 29/12/2012, al fine di ridurre gradualmente e portare ad esaurimento gli attuali incarichi di collaborazione di cui al D.M. 66/01 nell’ambito dell’amministrazione scolastica, per una graduale assunzione a tempo indeterminato nell’ambito dei piani annuali previsti per l’assunzione di personale scolastico fino ad esaurimento del bacino dei lavoratori in esso presenti, nel rispetto dell’invarianza finanziaria, nel rispetto dei programmati saldi di finanza pubblica e nell’ambito delle risorse disponibili, i lavoratori di cui al D.M. 66/01 attualmente in servizio ininterrotto dal 2001 ad oggi, partecipano di diritto alle procedure concorsuali secondo i criteri e le modalità previste dal T.U. 297/94, in relazione a quanto previsto dal presente comma, sono corrispondentemente ridotte le risorse destinate al D.M. 66/01 nei limiti di quelle utilizzate per il corrispondente contingente stabilizzato.

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