Una ricerca della Doxa ha evidenziato che il 41% degli italiani non sa di poter detrarre il 19% delle spese per la scuola dei figli, mentre l’8% sceglie consapevolmente di non approfittarne. La detrazione è applicabile -si legge su Adnkrons- a una spesa massima di 717 euro e chi ne può usufruire sono oltre 8 milioni di studenti di ogni ordine e grado.
Nel Nord Ovest si registrano le spese più elevate: 698 euro contro i 540 dell’Italia meridionale e insulare. Gli esborsi aumentano soprattutto per le famiglie con almeno due figli in età scolare: se le coppie con un solo figlio spendono in media 458 euro, quelle più numerose (due o più figli) dovranno spendere mediamente 686 euro.
Il 57% farà ricorso al reddito attuale, mentre il 38% utilizzerà risparmi accantonati e aiuti esterni quali borse di studio, aiuto da parte di parenti/amici, prestiti o finanziamenti. I numeri sono in linea con quelli dello scorso anno.
Rispetto allo scorso anno –riporta l’agenzia giornalistica- calano gli italiani che per risparmiare sulle spese legate alla scuola dei figli ricorrono all’usato: sono il 59% contro il 73% rilevato nel 2017.
Rimane pressoché stabile il dato di coloro che cercano su Internet libri e accessori scolastici (74%). Libri/dizionari e accessori di cancelleria si confermano le voci di spesa scolastica che più incidono sul bilancio familiare. Libri e dizionari rappresentano l’esborso maggiore per il 65% degli intervistati con figli in età scolare (dato in calo rispetto al 2017 quando aveva raggiunto il 70%). Segue la cancelleria che si riporta ai valori del 2016 (43% in crescita rispetto al 36% dello scorso anno) e i trasporti (20%, in calo rispetto al 26% rilevato negli ultimi due anni).
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