Categorie: Generale

Le stragi di Capaci e Via D’Amelio, 40mila studenti a Palermo per dire no alla mafia

Sono arrivati a Palermo in 40mila, da tutte le regioni del Paese, un centinaio anche da Europa e Stati Uniti: erano tantissimi gli studenti che il 23 maggio si sono dati appuntamento nella capitale siciliana, nel 23esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, a seguito delle quali, era il 1992, persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.

 

 

{loadposition eb-motivare}

 

 

Quest’anno la manifestazione è stata chiamata “Palermo chiama Italia”. Organizzata dalla Fondazione `Giovanni e Francesca Falcone’, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, stavolta la commemorazione si è svolta anche in altre piazze d’Italia, dove cittadini e studenti hanno voluto dare testimonianza del loro impegno per la legalità: ad aderire sono state Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone.
“Le piazze che si uniranno in un solo coro per la legalità sono un segnale importante, sono la fotografia di un Paese che dice con chiarezza da che parte vuole stare e di una scuola che sa di avere un ruolo chiave nell’educazione alla legalità e lo esercita con passione e grande impegno. Un impegno di cui ringrazio profondamente i nostri insegnanti”, ha detto ad inizio giornata il responsabile dell’Istruzione, Stefania Giannini, presente nell’Aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo.

 

 

{loadposition eb-scuola-italia}

 

 

Tra i presenti, nell’aula divenuta il simbolo della lotta dello Stato alla mafia, c’era anche il presidente del Senato Pietro Grasso, che ha parlato di Giovanni Falcone: “Per me è una giornata particolare, perché lo ricordo insieme a tanta gente, a tanti ragazzi, a tanti giovani. Ma devo dire che io l’ho sempre dentro di me, mi aiuta il suo ricordo nei momenti più difficili. Nel momento in cui ci sono anche delle delusioni, pensando a tutte quelle che avuto lui. E come le ha superate mi dà la forza per andare avanti”, ha detto Grasso.

Alle sette piazze reali si sono unite quelle virtuali, attraverso i profili @MiurSocial e @23maggioitalia. Su Twitter è già partita una `gara’ di selfie di chi vuole dire no alla mafia aderendo alla manifestazione attraverso l’hashtag #PalermoChiamaItalia.

 

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024

Una coppia italo-americana decide di ripulire i muri deturpati di una scuola. La ds: “generosità e senso civico”

Un atto di generosità ha ridato lustro a una scuola di Barolo, a Torino. Un…

18/07/2024