Gentilissimo Presidente della Regione Sicilia,
Sono uno studente universitario presso l’Università degli studi di Milano, RESIDENTE IN SICILIA.
Durante la fase acuta dell’emergenza, per senso di responsabilità, ho preferito continuare a soggiornare in Lombardia piuttosto che seguire le migliaia di persone che hanno riempito ogni mezzo di trasporto pur di tornare in Sicilia, correndo il rischio di portare il Virus laddove praticamente non esisteva!
Attraverso i mezzi di comunicazione, vengo a conoscenza della nuova misura adottata dalla Regione Sicilia per “premiare” gli studenti siciliani che, “per senso di responsabilità”, non sono tornati presso le proprie abitazioni di residenza in Sicilia.
Felice ed orgoglioso per l’atto di responsabilità compiuto, decido di scaricare il bando regionale e mi accorgo che per “ricevere” il premio di 800,00 euro, è necessario che il valore ISEE debba essere inferiore a 23.508,78 euro.
Vorrei capire su quale base vengono prese certe decisioni e con quali criteri.
Non credo che chi abbia un ISEE di 25.495,22 euro abbia il Ferrari e la villa a Taormina!
Così come non credo che chi abbia un ISEE di 23.000 euro possa vivere una vita meno agiata rispetto a coloro i quali hanno un valore ISEE di 25.000 euro!
In virtù di queste considerazioni, non sarebbe stato più opportuno optare per una misura che distribuisse i premi con il metodo della PROPORZIONALITÀ, ovvero tanto più è alto il valore ISEE tanto più piccolo sarà il “premio”, piuttosto che escludere dal “premio” tanti “finti ricchi”?
Uno studente siciliano
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