Dodici riproduzioni in serie numerata, estratte dal suo libro “Saracenic and Norman remanins to illustrate the Normans in Sicily”, (1840).
Il perché di tale scelta è nelle parole del Presidente della Fondazione, Gianni Puglisi: “Rimodulare la candidatura di Palermo fra i siti tutelati dall’Unesco sul percorso arabo-normanno,intriso di cultura bizantina, che fa di Palermo, senza false modestie e senza alcuna iattanza, un caso davvero unico nel panorama mondiale dell’arte e della cultura”.
La Fondazione gestisce un immenso patrimonio artistico e culturale: un’importante collezione archeologica di migliaia di reperti, provenienti dalle necropoli di Selinunte, che si possono ammirare nelle vetrine del Museo d’Arte e Archeologia, allestito a Villa Zito, Via Libertà, 12, collezioni di maioliche, numismatica, stampe, disegni, filatelia e dipinti. Tra questi ultimi, più di cento tele dei più grandi maestri della scuola pittorica siciliana della seconda metà dell’Ottocento, oltre ai dipinti di Michele Dixit, e del futurista Pippo Rizzo.
Gioiello della Fondazione è, inoltre,una ricca biblioteca che ospita più di settantamila volumi.
Di sicuro una risorsa per la cultura, la ricerca, lo studio e gli approfondimenti. Un bene a disposizione dell’intera collettività.
Di sicuro una risorsa per la cultura, la ricerca, lo studio e gli approfondimenti. Un bene a disposizione dell’intera collettività.