Le tavole di Henry G. Knight in un calendario sulla Palermo dell’Ottocento
Dodici riproduzioni in serie numerata, estratte dal suo libro “Saracenic and Norman remanins to illustrate the Normans in Sicily”, (1840).
Il perché di tale scelta è nelle parole del Presidente della Fondazione, Gianni Puglisi: “Rimodulare la candidatura di Palermo fra i siti tutelati dall’Unesco sul percorso arabo-normanno,intriso di cultura bizantina, che fa di Palermo, senza false modestie e senza alcuna iattanza, un caso davvero unico nel panorama mondiale dell’arte e della cultura”.
La Fondazione gestisce un immenso patrimonio artistico e culturale: un’importante collezione archeologica di migliaia di reperti, provenienti dalle necropoli di Selinunte, che si possono ammirare nelle vetrine del Museo d’Arte e Archeologia, allestito a Villa Zito, Via Libertà, 12, collezioni di maioliche, numismatica, stampe, disegni, filatelia e dipinti. Tra questi ultimi, più di cento tele dei più grandi maestri della scuola pittorica siciliana della seconda metà dell’Ottocento, oltre ai dipinti di Michele Dixit, e del futurista Pippo Rizzo.
Gioiello della Fondazione è, inoltre,una ricca biblioteca che ospita più di settantamila volumi. Di sicuro una risorsa per la cultura, la ricerca, lo studio e gli approfondimenti. Un bene a disposizione dell’intera collettività.