Categorie: Alunni

Le tesine alla Maturità come momento di dialogo tra docenti e studenti

Una delle esperienze più gratificanti, per me, agli esami di maturità sono le “tesine” che gli studenti propongono per i colloqui.

Ovviamente, non quelle copiate o scopiazzate, che subito si riconoscono e che hanno effetti boomerang. Perché è sempre meglio presentare, anche solo sotto forma di schema, una idea non troppo articolata, ma personale, piuttosto che certi approfondimenti pretenziosi. Perché la finalità, a suo tempo, della introduzione delle tesine è mostrare e dimostrare la capacità di uno studente di finalizzare il proprio percorso di studio in una indagine, in una ricerca, in una proposta. Cioè un sapere che si traduce in saper fare.

Perché gratificante? Perché, da presidente di commissione, ogni anno mi assumo,il compito di analizzare queste proposte, di accompagnare la loro presentazione libera, per una decina di minuti, da parte degli studenti, offrendo, nel contempo, attraverso alcune domande-guida, alcuni spunti di riflessione ulteriore. Indipendentemente dagli indirizzi di studio. Perché, in poche parole, questo momento non si traduca in mera esposizione, ma in un vero e proprio dia-logo, cioè comune riconoscimento di un “logo”, passando attraverso, come ci ammonivano i classici, l’argomento prescelto.

Un vero e proprio atto culturale.

Tutte le commissioni interagiscono in tal modo, durante la prima parte del colloquio degli esami di maturità? Come si comportano i Presidenti, coordinano e sollecitano, oppure si limitano agli aspetti burocratici, in particolare al controllo dei verbali, come mi è capitato più volte di sentire? Quanti, in altri termini, offrono una opportunità culturale a tutto tondo a questi nostri ragazzi?

I riscontri che tutti abbiamo non è che siano su questa lunghezza d’onda. Segno, questo sì sostanziale, di come, per diversi presidenti (che siano presidi oppure docenti) ma anche commissari, vi sia realmente una crisi carsica dell’atto culturale nella vita della scuola di oggi? Bella domanda.

 

{loadposition carta-docente}

Gianni Zen

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024