La didattica metacognitiva mira a promuovere in chi apprende la capacità di “imparare ad imparare” attraverso l’adozione di tecniche che mirano a sviluppare abilità trasversali che rendano più efficace il processo di apprendimento tramite il controllo e l’autoregolazione dei propri processi cognitivi.
L’approccio metacognitivo rappresenta una modalità privilegiata per trasmettere contenuti e strategie, a qualsiasi età, poiché mira alla costruzione di una mente aperta.
La didattica metacognitiva riguarda il funzionamento dei processi di apprendimento, è un approccio didattico che richiede, prima di tutto, un atteggiamento metacognitivo che privilegi non cosa l’alunno apprende, ma come l’alunno apprende e che attivi la propensione a far riflettere gli studenti su aspetti riguardanti la propria personale capacità di apprendere, di stare attenti, di concentrarsi, di ricordare.
La didattica metacognitiva insegna allo studente a studiare nel modo a lui più congeniale, e lo fa attraverso una serie di strategie didattiche:
1. strategie di selezione: lo studente impara a selezionare le informazioni rilevanti, individuare le idee centrali e salienti da cui si diramano tutte le altre, a dividere le unità didattiche in paragrafi e sottoparagrafi, a riassumere;
2. strategie di organizzazione: lo studente impara a connettere le varie componenti dell’argomento oggetto di studio, aiutandosi con nessi logici e mappe concettuali. La mappa concettuale è uno strumento fondamentale della didattica metacognitiva, in quanto rappresenta graficamente il meccanismo attraverso cui la cognizione correla tra loro gli elementi da memorizzare;
3. strategie di elaborazione: lo studente impara a implementare le vecchie informazioni con quelle nuove, creando un quadro organico in cui i saperi si intersecano fra di loro.