Il Sole 24 Ore ha elaborato i più recenti dati del Miur, sui costi annuali delle università italiane, in media e per ogni studente. Una doppia classifica, università statali e non statali Per quanto riguarda gli istituti statali mantiene saldo il primo posto di università più costosa il Politecnico di Milano, con una media di 1712 euro annui per studente; a ruota, e molto appaiati, completano il podio la IUAV di Venezia (scuola d’architettura) e l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino. Appena fuori dal trittico l’UniInsubria di Varese, e poi quella di Pavia, la prima a scendere sotto i 1600 euro annui. L’Università degli Studi di Brescia si ‘piazza’ al 17mo posto, giusto in tempo per la top 20: con 1205 euro annui, per studente. Numeri contestati o meno ma che rendono bene l’idea: in fondo alla classifica, quelle dai costi inferiori, ovviamente le università del Sud. Da Potenza (437 euro all’anno) fino a Sassari (594). Tra le private non poteva che stra-vincere la Bocconi di Milano, che arriva a superare i 9500 euro annui di quota. In netta rimonta, se così si può chiamare, l’Università di Scienze Gastronomiche di Bra (in Provincia di Cuneo), che con quasi 9000 euro annui di retta pare la lampante dimostrazione che il mangiar bene e sano non è proprio alla portata di tutti. Al terzo posto la Luiss di Roma, poco più di 7500 euro annui; ‘solo’ al nono la Cattolica, che oltre a Milano ha corsi e facoltà attive anche a Brescia, per un contributo annuo in tasse universitarie di 4850 euro. Grazie agli incentivi da Regione speciale invece, l’Università (privata) della Valle d’Aosta ha un costo per studente inferiore ai 1000 euro