Strage a Nizza nell’anniversario della presa della Bastiglia. Un camion frigorifero è piombato a 80 km orari sulla folla, travolgendo decine di persone sul lungomare della città. I morti sono almeno 80, un centinaio i feriti, 16 dei quali versano in gravi condizioni.
L’autista, che procedeva a zig zag per colpire più persone possibile, è stato ucciso dalla polizia dopo aver percorso quasi 2 chilometri.
L’attentatore, mentre guidava, sarebbe anche riuscito a sparare dal finestrino alle persone che erano saltate sul mezzo per tentare di bloccarlo.
Il presidente francese Hollande è tornato precipitosamente a Parigi da Avignone per presiedere la cellula di crisi. Con lui il premier Manuel Valls, mentre il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve è partito per Nizza. Hollande riunirà alle 9 un consiglio ristretto di sicurezza e difesa per affrontare la nuova emergenza terrorismo.
La Procura non ha dubbi sulla matrice: “E’ stato un attentato”. L’inchiesta è stata affidata all’antiterrorismo. Per il momento non ci sono rivendicazioni, ma il Site ha fatto sapere che i sostenitori dell’Isis hanno “festeggiato il massacro”.
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I racconti dei testimoni sono terrificanti: la fuga disperata per trovare riparo, correndo tra decine di corpi immobili, teste insanguinate e membra staccate. In molti si sono rifugiati nei locali, bar e ristoranti. “Siamo rimasti nascosti per un tempo interminabile”, hanno raccontato “c’erano corpi ovunque”. Un ristoratore italiano ha visto entrare nel suo locale centinaia di persone, tutti stipati nel suo ristorante in cerca di salvezza. I taxi hanno iniziato a caricare gratuitamente le persone per portarle in salvo.
Circa cento persone che al momento dell’ondata di panico seguita all’attacco sono fuggite verso il mare e poi si sono gettate in acqua sono state tratte in salvo, riferisce una fonte della cellula di crisi che segue la situazione a Nizza.
“È un tragico paradosso che gli obiettivi dell’attacco di Nizza sono le persone che hanno celebrato la libertà, uguaglianza, fraternità”. Così l’attuale Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk
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