Lectura Dantis a Catanzaro. Questa volta protagonisti sono giovani studenti

Presentano, leggono e commentano la Divina Commedia. Calcano la scena come fossero attori professionisti. Fanno innamorare il pubblico di uno dei testi chiave della letteratura italiana e mondiale.

E’ riuscita la prima delle quindici lezioni su Dante che vede unici protagonisti i ragazzi della città di Catanzaro, la cui sola connotazione è quella di “essere giovani”, come spiegano i curatori dell’iniziativa.
Nella giornata di ieri,all’Auditorium “Aldo Casalinuovo”, sono stati portati in scena i primi due canti dell’Inferno e durante l’anno, da novembre a maggio, di canti ne verranno declamati altri 26: i numeri 3, 5, 6, 10, 13, 15, 16 e 33 per quanto riguarda l’Inferno;  1, 3, 6, 8, 11, 16, 28 e 31 del Purgatorio e 1, 3, 6, 8, 10, 11, 17, 25, 28 e 33 del Paradiso. Per un totale di 28 canti, circa un terzo dell’intera Divina Commedia.  Insomma una lectura Dantis in piena regola!
Oltre alle quattro voci che si sono alternati nell’interpretazione dantesca altri due giovani hanno presentato prima e commentato poi, ogni canto agli uditori. La scansione della prima giornata sarà la stessa di quelle successive. E, facendo due conti, per tutta l’iniziativa saranno chiamati alla lettura circa 180 studenti.  
Il progetto “La Divina Commedia” è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro in collaborazione con la Biblioteca comunale “De Nobili”, il Circolo culturale “Augusto Placanica” e l’associazione “Amici del Teatro Politema” e coinvolge tutti gli istituti secondari superiori della città capoluogo.
I ragazzi in questa lettura della “Divina Commedia” sono seguiti dal prof. Luigi La Rosa, docente al Liceo Classico “Galluppi” e dal prof. Aldo Conforto, insegnante all’Istituto Tecnico Industriale “Scalfaro” da sempre impegnato, anche a livello nazionale, nel mondo teatrale. Quest’ultimo è anche la voce di Virgilio che rimarrà invariata (unica eccezione perché quelle dei ragazzi cambieranno da lezione a lezione) per  l’Inferno e per il Purgatorio.
Il prof. La Rosa, di quelli che “nel lavoro amano divertirsi” (parole sue!), sempre impegnato in attività volte allo sviluppo culturale del territorio, ha tenuto subito a precisare che nell’attività i giovani stanno investendo tutte le loro forze e anche le parti esplicative, che precedono e seguono la lettura dei canti, sono frutto del lavoro dei ragazzi. La funzione dei docenti, quindi, è solo di sostegno!
L’interpretazione della Divina Commedia da parte dei giovani di Catanzaro non ha come stella polare le letture, forse pure un tantino burlesche, di Roberto Benigni, ma quelle dello scrittore Vittorio Sermonti che fra il 1987 e il 1992 ha curato un ciclo di trasmissioni radiofoniche serali, sulla terza rete, volte alla promozione della Divina Commedia per il grande pubblico.
Ma non solo, per i ragazzi di Catanzaro leggere dal vivo Dante significa vivere ed entrare nel pensiero del Sommo Poeta. Insomma, in poche parole, vuol dire andare direttamente alle fonte, senza troppi, numerosi (e spesso – ahimè – inutili) commenti critici che fanno perdere al testo la genuina bellezza.
Il prossimo appuntamento con i giovani catanzaresi nella lettura della Divina Commedia è per giovedì 20 novembre.
Luigi Mariano Guzzo

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