Attualità

L’educazione civica può essere insegnata nella scuola dell’infanzia? La Faq del MI

L’educazione civica può essere insegnata nella scuola dell’infanzia? Il Ministero dell’Istruzione risponde questa domanda con un’apposita Faq, poiché fornire una cultura digitale precoce è qualcosa che va fatto a tutela stessa dei bambini (e dei ragazzi e degli adulti che essi saranno). (VAI AL CORSO)

La Faq del MI

Come verrà insegnata l’Educazione Civica nella scuola dell’infanzia?

Attraverso la mediazione del gioco, delle attività educative e didattiche e delle attività di routine i bambini potranno essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni. Il costante approccio concreto, attivo e operativo all’apprendimento potrà essere finalizzato anche alla inizializzazione virtuosa ai dispositivi tecnologici, rispetto ai quali gli insegnanti potranno richiamare i comportamenti positivi e i rischi connessi all’utilizzo, con l’opportuna progressione in ragione dell’età e dell’esperienza.

In breve, compito della scuola dell’infanzia è anche attrezzare culturalmente i bambini all’uso dei dispositivi elettronici, così da renderli una ricchezza e non un pericolo. Ecco in che senso il Ministero dell’Istruzione parla di inizializzazione virtuosa ai dispositivi tecnologici.

La norma di riferimento

La legge 92/19 (EC) pone l’obbligo di realizzare attività laboratoriali trasversali e di didattica attiva per 33 h a classe. Tra le 3 priorità indicate, l’Educazione alla cittadinanza digitale, competenza chiave anche a livello europeo, è di attualità anche in relazione alla DaD ed alla crisi in atto.

Come introdurre gli alunni all’Educazione civica e alla formazione sulla cittadinanza digitale tenendo conto della norma e nel contempo della situazione in cui si trova ad operare la scuola nell’as 20/21?

Bisognerebbe partire da una lettura critica dell’art 5 della legge, esemplificata ed alternata punto per punto da osservazioni, video, mappe, idee, buone pratiche.

Ecco un estratto dell’articolo 5 sull’educazione alla cittadinanza digitale

1. Nell’ambito dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, è prevista l’educazione alla cittadinanza digitale.

2. Nel rispetto dell’autonomia scolastica, l’offerta formativa erogata nell’ambito dell’insegnamento prevede almeno le seguenti abilità e conoscenze digitali essenziali, da sviluppare con gradualità tenendo conto dell’età degli alunni e degli studenti: a) analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali; b) interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto; c) informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati; ricercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali; d) conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali; e) creare e gestire l’identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui; utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri; f) conoscere le politiche sulla tutela della riservatezza applicate dai servizi digitali relativamente all’uso dei dati personali; g) essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere sé e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.

Il corso

Su questi argomenti il corso del nostro formatore Rodolfo Marchisio Democrazia, diritti e digitale, alla luce della Costituzione, in programma il 18 e il 21 dicembre.

Le riflessioni e le proposte di lavoro sono possibili sia in DaD che in classe. L’obiettivo è offrire una panoramica di idee di didattiche traversali e attive ai vari ordini di scuola.

Redazione

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