Gentile Redazione di Tecnica della Scuola, ho sostenuto qualche giorno fa la prova per il Concorso Straordinario e vorrei riportare la mia esperienza, soprattutto per tranquillizzare i colleghi che possono essere influenzati da chi ha solo interesse a danneggiare la procedura concorsuale.
Ho svolto la prova in una scuola del settentrione e devo assolutamente riportare un’organizzazione minuziosamente curata nei minimi dettagli: dopo essere entrati a scuola (in perfetto orario, in linea con quanto indicato dall’indicazione dell’Usr), ci siamo disposti in un laboratorio in cui era perfettamente rispettato il limite di 10 persone ed il metro di distanza tra i candidati. Muniti di mascherina e con i dispenser con l’igienizzante a portata di mano, la prova è stata svolta nella massima tranquillità. Riguardo alla struttura in sé, non ho trovato particolarmente difficile il taglio metodologico della procedura: sono tutti argomenti propri di chi ha esperienza di anni di insegnamento.
Quindi, non trova assolutamente riscontro chi parla di “concorsi in pandemia”: queste stesse persone furono quelle che si opposero al concorso ad Agosto, utilizzando il futile pretesto della selezione a crocette, quando il vero obiettivo è una becera “sanatoria” per “titoli e servizio”.
Esprimo nuovamente i miei sinceri complimenti al Ministero per l’impeccabile organizzazione.
Massimo Rosselli
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