Il progetto nasce a Napoli ma potrebbe di sicuro essere esportato e diffuso su tutto il territorio nazionale. Si chiama “PECSS”, un acronimo che sta per Patti Educativi di Comunità Solidale e Sostenibile, e nasce da un’idea di Legambiente Campania in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria e con due scuole di Napoli, l’Istituto Tecnico Tecnologico “Marie Curie” e l’Istituto Comprensivo Statale “Vittorino Da Feltre”.
Come riportato da IlSole24Ore, l’obiettivo del progetto è quello di creare una comunità educante, solidale e sostenibile che protegga i più giovani dalla povertà educativa ed è rivolto ai giovani tra gli 11 e i 17 anni e alle loro famiglie. Per il momento i destinatari sono i residenti della periferia est di Napoli, i temi trattati l’economia circolare e la giusta transizione energetica ed ecologica.
Il percorso, continua il quotidiano, prevede tutta una serie di iniziative rivolte a studenti, docenti e famiglie: per i più giovani delle secondarie di primo grado sarà, ad esempio, attivato un Centro di aggregazione territoriale per la giusta transizione ecologica con percorsi educativi su economia circolare e transizione energetica, mentre per i più grandi del secondo grado sono previsti percorsi di orientamento verso i lavori verdi, meglio conosciuti con la denominazione inglese di green jobs. Nell’ambito del progetto saranno realizzati Open Day e Giornate informative per diffondere una consapevolezza ambientale. Le famiglie saranno coinvolte in laboratori per monitorare i consumi energetici delle proprie abitazioni, ridurre i consumi e implementare le buone pratiche di sostenibilità in ambito domestico.
Molto interessante, inoltre, il percorso chiamato “Da Trotula a Greta” (i riferimenti sono a Greta Thumberg e a Trotula De Ruggiero, una delle primissime donne medico italiane che operò a Salerno tra l’XI e il XII secolo, NDR), che punta a rafforzare le competenze scientifiche e tecnologiche con testimonianze di donne che lavorano in ambiti scientifici o per la tutela ambientale, al fine di superare gli stereotipi di genere in ambito scientifico. Al termine del percorso – conclude IlSole24Ore – sarà sottoscritto un Patto di Comunità Territoriale Rinnovabile e Solidale tra i soggetti della comunità (giovani, famiglie, insegnanti, educatori, operatori) in modo che ciascuno si impegni a dare il proprio contributo per la lotta alla povertà educativa e per il miglioramento della qualità di vita nel quartiere dal punto di vista ambientale e sociale.
Dicevamo all’inizio dell’esportabilità di questo progetto, che assume un’importanza straordinaria proprio perché tende a collegare in rete – una rete partecipativa e solidale – scuola, famiglia e altre agenzie educative, culturali ed economiche che operano su un dato territorio. In più di una circostanza, infatti, abbiamo sottolineato come la scuola, da sola, non potrà mai assolvere a tutti gli impegni che in molti vorrebbero assegnarle. Soltanto attraverso una presa di coscienza collettiva si potrà sperare di realizzare progetti davvero utili per la crescita dei ragazzi.
Uno studente può recarsi a scuola portando con sé delle bombe carta nascoste tra i…
Con molta pacatezza sento l’esigenza di scrivere delle riflessioni sul caso Raimo.Alcuni docenti dimenticano che…
Tutti parlano di aumentare i salari degli insegnanti, ma concretamente si vedono solo tagli.Analizziamo il…
Esprimiamo solidarietà al collega Raimo, sospeso dall’insegnamento per tre mesi al 50% dello stipendio, per…
A distanza di 24 ore dai nostri primi commenti “a caldo” a proposito del “caso…
Il 15 novembre, in occasione della giornata internazionale dello studente, l’Unione degli Studenti scenderà in…