L’avvertimento giunge da Legambiente, secondo cui ”la vera opera di prevenzione di cui la Campania ha assolutamente bisogno per fronteggiare il rischio simico passa da una valutazione seria della condizione del nostro patrimonio edilizio”. L’indice viene puntato soprattutto sulle ”strutture pubbliche sensibili come gli ospedali e le scuole”. Ambito, quest’ultimo, in relazione al quale Legambiente, per voce del presidente regionale Michele Buonomo, sottolinea: ”L’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente rivela che circa il 60% del patrimonio edilizio scolastico in Campania è precedente al 1974, anno di entrata in vigore delle norme sulle edificazioni nelle zone a rischio sismico. Solo l’8,4% risulta costruito secondo criteri antisismici, nel 31,1% è stata effettuata la verifica di vulnerabilità antisismica a fronte di un 100% di edifici posti in aree a rischio sismico”. L’appello è di non aspettare e di ”occuparsi seriamente di prevenzione in una Regione dal territorio fragile”. A che punto, si chiede Legambiente, ”sono i piani comunali di protezione civile?”.
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