Dopo i 100 indagati dei mesi scorsi, un’altra inchiesta sulle truffe della legge 104 scuote Agrigento.
Come riporta l’edizione di Palermo di Repubblica.it, altre 252 persone sono finite nel mirino degli investigatori: sono un centinaio di medici che avrebbero firmato false attestazioni, ma anche insegnanti e impiegati, per la gran parte residenti nei comuni di Raffadali e Favara, che avrebbero chiesto e ottenuto i benefici della norma senza averne diritto. I poliziotti della Digos hanno notificato a tutti un avviso di proroga delle indagini emesso il 13 ottobre dal gip di Agrigento.
Le accuse contestate dalla procura di Agrigento sono le stesse dell’inchiesta precedente: falso materiale e falso ideologico commessi da pubblico ufficiale.
Tra i gli indagati attuali, alcuni erano già stati coinvolti nella prima tranche, dove la procura di Agrigento aveva scoperto una macchina della truffa perfetta, un “collaudato sistema clientelare e corruttivo”, per ottenere i benefici della legge 104, legato allo stato di invalidità.
Insomma, i furbetti di Agrigento della 104, stanno cadendo uno dopo l’altro, con la speranza che, se ci fossero altre situazioni simili nel resto d’Italia, questa ondata di accuse ed inchieste servano per far desistere tutti i furfanti che truffano lo Stato con un tema serissimo come l’invalidità
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