Categorie: Politica scolastica

Legge 107, Gilda chiede alle scuole di essere punto di raccolta firme per referendum

Nella giornata del 16 marzo, si è svolto a Roma il convegno “La Buona Scuola: profili di incostituzionalità”, organizzato dalla Gilda degli Insegnanti e dall’associazione Docenti Articolo 33.
Il 17 saranno depositati in Cassazione i quattro quesiti abrogativi promossi assieme ad altri sindacati e associazioni di insegnanti.
Al convegno è interventuto Rino Dimeglio, 
coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: “Tutta la nostra rete territoriale, afferma il numero uno Gilda, è pronta a dare il suo contributo per la raccolta delle firme necessarie alla presentazione dei quattro quesiti referendari sulla legge 107 che domattina saranno depositati in Cassazione. Le Gilde provinciali si stanno infatti attivando per costituire i comitati locali e coinvolgere anche notai, delegati dei sindaci e cancellieri dei tribunali che autenticheranno le firme. E’ importante che tutta la società civile venga sensibilizzata perché il referendum sulla legge 107/2015, il cui comitato promotore è formato anche da Flc Cgil, Cobas, Unicobas e associazioni di insegnanti come la Lip, non riguarda soltanto gli insegnanti, ma anche famiglie e studenti. Il nostro obiettivo è trasformare gli 8500 istituti scolastici d’Italia in altrettanti punti di raccolta firme. Per questo, saranno importanti le assemblee che organizzeremo nelle scuole e che saranno sicuramente molto partecipate”.
 
I quattro quesiti referendari propongono l’abrogazione, in alcuni casi totale e in altri parziale, delle norme riguardanti i seguenti punti:
  • potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nell’istituto scolastico;
  • obbligo di almeno 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro;
  • finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private;
  • potere del dirigente scolastico di scegliere i docenti da premiare economicamente e comitato di valutazione.
 
Per la raccolta delle firme – afferma Di Meglio – siamo fiduciosi di raggiungere e anche superare le 500mila necessarie. Se l’iter non incontrerà ostacoli, il referendum si terrà nel prossimo anno. Useremo anche altre armi: faremo ricorso alla Consulta contro tutte le parti illegittime di questa legge, tra cui la norma che prevede ‘il genocidio’ dei precari che avranno superato i 36 mesi di servizio a partire dal primo settembre 2016”, conclude il coordinatore Gilda.

Ecco il documento dei quattro quesiti referendari

Redazione

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024