Con troppa facilità si lanciano accuse ideologiche sui testi di legge che magari non si sono letti, ma che per il fatto che provengono da ambienti di destra suscitano già sospetti e opposizione, come è avvenuto con la legge Aprea che è ormai “un nuovo testo, completamente diverso dal precedente; un nuovo testo che affronta in profondità uno solo dei temi, quello dell’autogoverno delle scuole.
E il tema andava affrontato proprio perché occorreva modificare la normativa del 1974, così da adeguarla e renderla coerente con le norme successive sull’autonomia scolastica.”
L’on. Maria Coscia del Pd, non lo manda a dire e rispinge alle accuse di consociativismo e di accordo con il Pdl relativamnte alle legge sull’autogoverno della scuola.
La linea Aprea dunque non è passata. “Lo ripeto. Le nostre proposte sono sempre state alternative a quelle dell’Aprea, e dopo un lungo confronto la linea della destra è stata sconfitta ed è passata l’idea di costruire una scuola autonoma, punto di forza del sistema nazionale di istruzione, una scuola democratica, partecipata e aperta, quindi contro la linea dell’aziendalizzazione e delle fondazioni che avrebbe voluto Valentina Aprea.”
Assurde quindi le accuse dell’Idv che “non ha voluto partecipare ai lavori al comitato ristretto della Commissione Istruzione e non ha offerto alcun contributo. Solo in un secondo momento, quando è nato il testo di base, l’IdV ha presentato emendamenti. Molti di essi erano spot elettorali: chiedevano semplicemente l’abrogazione dei vari articoli; in altri casi ciò che proponevano era già stato previsti dal testo, mentre un paio di loro emendamenti è stato accolto.” Anche perché, spiega Coscia, “il testo della 953 è il risultato di confronto con le associazioni durato oltre 3 anni.”
E i risultati più importanti per la parlamentare sono stati “la rappresentanza paritaria genitori-studenti, lo statuto che dovrà essere approvato da almeno 2/3 dei componenti del consiglio dell’autonomia e preceduto da un ampio confronto, la reintroduzione del consiglio di classe, l’istituzione di una commissione di monitoraggio per verificare la corretta applicazione della legge.Il testo è ora sottoposta al parere di altre commissione, poi sarà approvato definitivamente.”
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