“Nessun taglio all’istruzione”: lo sostengono senza ombra di dubbio il senatore della Lega Mario Pittoni, la senatrice del M5S Bianca Laura Granato e il deputato Luigi Gallo (M5S)
In un suo comunicato, rilanciato dalla senatrice Granato sulla propria pagina FB, Mario Pittoni sostiene che “le agenzie sui presunti tagli all’istruzione scolastica, e in particolare alle spese per i docenti di sostegno, non corrispondono a verità”.
Per spiegare il motivo per cui per gli anni 2020 e 2021 le tabelle di spesa prevedono una riduzione consistente della spesa per il personale docente e per quello di sostegno in particolare il senatore Pittoni scrive: “I docenti di sostegno si dividono tra quelli di ruolo, in numero pari a quanto previsto dai passati governi, e quelli aggiuntivi nominati ogni anno per garantire comunque il diritto all’istruzione di tutti gli alunni con disabilità, nessuno escluso. Lo stipendio dei docenti in deroga, da questo esercizio, viene iscritto in bilancio, per convenzione contabile, solo per un anno (di qui l’apparente taglio) e non sul triennio. Naturalmente lo stanziamento sarà rinnovato ogni anno”.
Per la verità la spiegazione del senatore Pittoni non appare molto convincente.
Intanto i numeri esposti nelle tabelle non confermano la tesi di Pittoni secondo cui a partire da questa legge di bilancio la spesa per i docenti di sostegno in deroga viene iscritta per convenzione contabile solo per un anno: è sufficiente andare a controllare la tabella allegata alla legge di bilancio approvata un anno fa per rendersene conto.
Ecco i numeri relativi al sostegno nel I ciclo contenuti nella legge del 2018
2018 3.432 milioni
2019 3.341 milioni
2020 3.087 milioni
E quelli relativi al II ciclo
2018 1.398 milioni
2019 1.301 milioni
2020 1.301 milioni
Come si può facilmente constatare anche lo scorso anno era stata prevista una diminuzione che era però molto ridotta e legata probabilmente ad una previsione fatta sul calo demografico.
C’è poi un altro dato da considerare. Anche nella tabella dello scorso anno c’era il decremento di spesa per il personale docente ma anche in questo caso era contenuto.
Ecco i numeri relativi alla spesa per il personale docente del I ciclo contenuti nella legge del 2018
2018 18.067 milioni
2019 17.869 milioni
2020 17.716 milioni
E quelli relativi al II ciclo
2018 10.436 milioni
2019 1.389 milioni
2020 10.191 milioni
Anche in questo in questo caso c’è una riduzione che nulla ha a che vedere con i quasi 4 miliardi in meno che si riscontrano nella tabella allegato al bilancio di quest’anno.
Sulla polemica è intervenuto anche il deputato del M5S Luigi Gallo con un video pubblicato nella sua pagina FB nel quale evidenzia che il conto di quest’anno prevede per il 2019 una somma superiore di 3 miliardi rispetto a quella prevista dalla precedente legge di bilancio: a parte il fatto che fare il raffronto fra la previsione sul 2019 fatta un anno fa e quella della legge di questi giorni appare un po’ improprio, va anche ricordato che la spesa complessiva dell’istruzione è aumentata nel 2018 ed aumenterà nel 2019 principalmente per l’applicazione del nuovo contratto nazionale del personale (la stessa relazione tecnica allegata alla legge in corso di approvazione lo ribadisce con chiarezza).
Come abbiamo già avuto modo di scrivere è probabile che questa riduzione prevista per il 2020 e per il 2021 sia legata in parte al tema del calo demografico e in parte al tentativo di dimostrare all’Unione europea che il Governo intende impegnarsi per il contenimento della spesa pubblica.
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