Attualità

Legge bilancio 2025: provvedimento privo di una visione strategica, secondo i dirigenti scolastici dell’ANP

Secondo l’Associazione Nazionale Presidi, la legge di bilancio 2025 appena approvata dal Parlamento si presenta come un provvedimento volto a rispondere ad alcune esigenze immediate, ma privo di una visione strategica complessiva che guarda al futuro del Paese.
Da un lato – rileva il sindacato guidato da Antonello Giannelli – è apprezzabile l’impegno del Governo nel destinare risorse significative alla riduzione del cuneo fiscale e al sostegno delle fasce economiche più deboli, dall’altro vanno evidenziate importanti criticità, in particolare per quanto riguarda il trattamento riservato alla classe media e alla dirigenza scolastica.
Secondo la CIDA, la Confederazione alla quale aderisce ANP, il ceto medio continua a essere gravato da un sistema fiscale oneroso, senza ottenere benefici proporzionati al suo ruolo centrale nello sviluppo economico e sociale del Paese.

Il sindacato di Giannelli fa un elenco puntuale delle misure condivisibili.

Aspetti condivisibili:

• Sostegno alla formazione e al benessere psicologico: è apprezzabile, secondo l’ANP, lo stanziamento di risorse per l’introduzione di psicologi nelle scuole e per la promozione di interventi educativi riguardanti la salute sessuale e affettiva. Si tratta di un primo passo verso un approccio più completo al benessere degli studenti e chiediamo sin da ora che tali iniziative diventino strutturali
• Iniziative per il personale scolastico: il finanziamento dei rinnovi contrattuali per il triennio 2025-2027 e l’incremento del FMOF rappresentano segnali positivi, anche se le risorse stanziate appaiono modeste per ottenere una vera valorizzazione del personale
• Rafforzamento dell’organico di sostegno: l’incremento di 1.866 posti per i docenti di sostegno dal 2025 è un passo importante per garantire la continuità educativa, ma occorre maggiore attenzione al fabbisogno effettivo delle scuole che non può essere visto solo alla luce del calo demografico
• Detrazioni per le spese scolastiche: L’aumento dell’importo massimo detraibile, da 800 a 1.000 euro, è indubbiamente un segnale positivo per le famiglie

Ma l’elenco delle misure negative o comunque non accettabili secondo l’ANP è anche più ampio:

• Taglio agli organici del personale ATA: la prevista riduzione degli organici del personale amministrativo, tecnico e ausiliario appare ingiustificata, nonostante sia apparentemente indotta dalla crisi demografica, e rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà operative delle scuole, già penalizzate dalla carenza di risorse umane.
• Mancanza di investimenti strutturali: la legge non affronta i problemi strutturali del sistema scolastico, come la carenza di personale nelle segreterie e l’assenza di una visione di lungo periodo per l’autonomia scolastica
• Esclusione dei dirigenti scolastici dalla Carta del docente: questa esclusione, a parere dell’ANP, è un’occasione mancata per sostenere la formazione continua e l’aggiornamento professionale dei dirigenti
• Misure poco incisive per la dirigenza scolastica: la legge non include interventi significativi per i dirigenti scolastici quali la perequazione retributiva rispetto ad altre dirigenze dello Stato, la semplificazione amministrativa e gestionale, l’introduzione del middle management

Conseguentemente l’Associazione Nazionale Presidi avanza alcune richieste specifiche per affrontare le criticità; si va da un maggiore supporto psicologico e salute nelle scuole, al potenziamento del personale Ata, fino alla estensione ai dirigenti scolastici dei benefici della Carta del docente; senza dimenticare misure di semplificazione amministrativa e provvedimenti tesi a realizzare una maggiore equità retributiva nel pubblico impiego anche con riferimento alla dirigenza scolastica.
Complessivamente, la legge di Bilancio 2025 viene giudicata dall’ANP come un’occasione mancata per un intervento incisivo sul sistema scolastico. L’assenza di un piano strategico a lungo termine rischia di compromettere la capacità della scuola italiana di rispondere alle sfide future.

Reginaldo Palermo

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