“Quella in via di approvazione definitiva alla Camera si conferma una manovra economica per i diritti e per le persone, con una particolare attenzione verso la cultura e l’istruzione”.
Sottosegretario Giuliano: manovra attenta alla scuola
E’ quanto afferma il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano che aggiunge: “Per quanto riguarda la scuola abbiamo razionalizzato la spesa producendo benefici su diversi e importanti fronti riassumibili così: lotta alla precarietà e più strumenti e risorse a disposizione di alunni, scuole e famiglie”.
Entrando nel dettaglio, Giuliano elenca le diverse misure contenute nella legge, dalla assunzione di circa 12.000 precari storici delle pulizie, ai 2.000 docenti in più nella scuola primaria “per invertire la rotta nelle aree in cui ancora non è disponibile il tempo pieno”.
Ma ci sono anche, ricorda il sottosegretario, 400 docenti in più per i licei musicali e la stabilizzazione di 290 educatori nei convitti e negli educandati.
Senza dimenticare “300 milioni di euro in più in due anni per il funzionamento delle scuole ai quali si aggiungono 10 milioni per materiali che serviranno a tenere pulite le scuole e altri 10 milioni a favore del sistema di istruzione 0-6 anni”.
Mila Spicola (PD): tagli per 4 miliardi
Di tutt’altro avviso è invece la deputata PD Mila Spicola: “Il capitolo Istruzione si riduce, a legislazione vigente, di 4 miliardi nel triennio, cioè di circa il 10%. Si passa da 48,3 a 44,4 miliardi nel giro di tre anni, con una riduzione delle risorse sia per l’istruzione primaria (da 29,4 a 27,1 miliardi di euro) che per quella secondaria (da 15,3 a 14,1 miliardi). Presente la riduzione dei fondi per gli insegnanti di sostegno, un miliardo nel ciclo primario, 300 milioni in quello secondario. Un miliardo e 300 milioni tolti ai disabili. Un governo cresciuto per l’ignoranza e per l’odio non può investire sulla conoscenza e sul sostegno a chi è in difficoltà” (di questi tagli avevamo dato notizia diversi giorni addietro in un nostro precedente articolo).
Luigi Gallo (M5S): nessun taglio, gli investimenti aumentano di 1,3 miliardi
Riferendosi proprio a questa notizia, rilanciata anche dal Corriere nelle ultime ore, il presidente dalla Commissione Cultura Luigi Gallo (M5S) ribatte: “Spiace prendere atto che anche un giornale come il Corriere della Sera insegua notizie per criticare l’operato di questo Governo senza verificare, accertare, comprendere i numeri che diffonde. E di conseguenza dando ai cittadini informazioni errate. I 4 miliardi di tagli all’istruzione di cui parla il quotidiano, infatti, non tengono minimamente conto di questa e delle future leggi di bilancio che realizzerà il Governo, ma fa i conti con i numeri a legislazione vigente”.
“Se, al contrario, si prendono in considerazione le spese per l’istruzione scolastica già nella legge di bilancio 2019 – sottolinea Gallo – si evince subito che, per il prossimo anno, c’è un incremento degli investimenti di circa 1,3 miliardi rispetto a quanto previsto nel 2018”.
Resta il fatto che nelle tabelle allegate alla relazione tecnica della legge di bilancio le spese del Ministero dell’Istruzione risultano ampiamente ridotte, di circa 4 miliardi: la riduzione riguarda soprattutto le spese di personale e in particolare dei docenti di sostegno.