Siamo di nuove alle solite: la trattativa in materia di mobilità sta prendendo avvio con le stesse modalità dello scorso anno.
I sindacati chiedono che la chiamata dagli albi venga riportata alla contrattazione, che tutti i docenti possano chiedere la mobilità da scuola a scuola, che venga cancellato il vincolo della permanenza triennale e altro ancora.
Tutte richieste assolutamente comprensibili e condivisibili sotto l’aspetto sindacale, peccato che riguardino disposizioni di legge che non possono essere derogate per via contrattuale.
Forse i sindacati non ricordano che le norme del TU 165/2001 che consentivano di modificare disposizioni di legge con il contratto non sono più in vigore perchè sono state cancellate con la legge n. 15 del 2009 (la legge delega dalla quale deriva il “decreto Brunetta” 150 dello stesso anno).
Per riportare chiamata diretta, bonus premiale e altre disposizioni della legge 107 nell’alveo della contrattazione c’è una sola strada: cambiare la legge (o la 107 stessa o il decreto Brunetta). Risultato che non può essere raggiunto battendo i pugni al tavolo contrattuale ma solo convincendo il Parlamento ad approvare una nuova legge.
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