Per Anief, alla notizia pubblicata oggi con uno scarno comunicato sul sito del Miur, vengono a cadere, in tal modo, i progetti nefasti di revisione degli organi collegiali, dello stato giuridico, del trattamento economico e del reclutamento del personale.
“A questo punto”, dice Anief, “ il Ministro Carrozza provveda a convocare il prima possibile le parti sociali interessate a un vera riforma del settore, ad iniziare da associazioni professionali e sindacati, in modo da far ripartire l’economia del paese salvaguardando nel contempo la crescita del sistema scolastico italiano e di chi vi opera quotidianamente”.
Flc-Cgil specifica che era intervenuta qualche giorno fa chiedendo al Ministro di fermarsi rispetto ad interventi di rilegificazione del rapporto di lavoro e a interventi strutturali sugli ordinamenti in assenza.
Tuttavia aggiunge che il comunicato MIUR, se fa capire che i contenuti della bozza sono superati, nel contempo si conferma indirettamente la veridicità di quegli stessi contenuti e che l’intenzione del MIUR era di intervenire con legge sui temi puramente contrattuali e su temi centrali e rilevanti per le istituzioni della conoscenza.
Inoltre, sibila Flc-Cgil, si ha l’impressione che non si è completamente accantonato quel progetto e per questo vien chiesta chiarezza sui contenuti del disegno di legge e che si apra immediatamente un confronto pubblico e trasparente.
Prosegue invece il silenzio del MIUR, tuona Flc, sulle cosiddette sperimentazioni sulla riduzione di un anno del ciclo secondario.
La situazione sta diventando imbarazzante anche alla luce del fatto che tutta questa operazione è stata avviata senza un quadro di riferimento chiaro a livello nazionale e spesso senza neanche i dovuti passaggi presso gli organi collegiali interni delle scuole partecipanti.
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