E’ in programma per domani 27 dicembre, alla Camera, il voto finale sulla legge di bilancio per il 2021.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere la ministra Azzolina si dice più che soddisfatta per il trattamento che la legge riserva alla scuola: ci sono infatti stanziamenti per poco meno di 4 miliardi di euro.
Un somma importante (un miliardo e mezzo) riguarda l’edilizia scolastica ma ci sono anche i fondi necessari per attivare il Piano pluriennale per l’assunzione di 25mila docenti di sostegno.
All’ultimo momento è stato approvato un emendamento per 70 milioni di euro da destinare alle scuole paritarie per le attività di integrazione degli alunni con disabilità.
I sindacati non sono affatto soddisfatti perché nella legge non c’è quasi nulla per i contratti dei dipendenti pubblici e della scuola in particolare.
I famosi “stipendi europei” promessi con grande enfasi dal M5S in campagna elettorale restano quindi un sogno che non si sa se e quando potrà essere realizzato.
In una fase così difficile e complessa era difficile pensare anche a risorse per i contratti pubblici e probabilmente lo stesso sciopero del Pubblico impiego proclamato per il 9 dicembre scorso non ha giovato alla causa: l’adesione è stata bassissima (si parla di pochissimi punti percentuale) e questo ha consentito al Governo di non ascoltare neppure un po’ le richieste sindacali.
La legge verrà votata il 27 alla Camera, dove il Governo ha già incassato il voto di fiducia, per essere immediatamente trasmessa al Senato dove dovrà essere però approvata improrogabilmente entro giovedì 31 dicembre.
Questo significa che al Senato non solo si dovrà votare la legge “a scatola chiusa” ma si dovrà veramente fare le corse contro il tempo e lavorare senza sosta negli ultimi giorni dell’anno.