La legge n° 197 su bilancio dello stato per il 2023 nel trattare le problematiche riguardanti il mondo della scuola al comma 555 affronta l’orientamento in modo da renderlo strutturale nella scuola secondaria di primo e secondo grado già dall’anno scolastico 2023/2024.
I percorsi di orientamento, di cui già erano state emanate le linee guida, hanno come obiettivo:
• rafforzare il raccordo tra il primo e il secondo ciclo d’istruzione e formazione;
• consentire una scelta consapevole e ponderata a studentesse e studenti volta a valorizzare i loro talenti e le loro potenzialità;
• contrastare la dispersione scolastica;
• favorire l’accesso all’istruzione terziaria;
• garantire un processo di apprendimento e formazione permanente.
Dall’anno scolastico 2023/2024 i moduli curricolari per l’orientamento, previsti nelle linee d’indirizzo, dovranno essere inseriti nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa e nei percorsi per le competenze trasversali per tutte le classi della scuola secondaria di primo grado; nel primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado; nelle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, dove i moduli possono superare le trenta ore.
I percorsi sull’orientamento, previsti già nelle linee guida, possono essere organizzati in modo flessibile utilizzando gli strumenti didattici e organizzativi previsti dal D.P.R. n° 275/99 e nell’ambito dell’autonomia di ogni singola istituzione è possibile andare oltre le 30 ore previste.
Gli strumenti a disposizione delle scuole sono stati individuati nelle linee guida sull’orientamento e prevedono: un portfolio digitale, la figura del tutor, la formazione dei docenti sull’orientamento nell’anno di prova, l’attivazione di campus formativi, una piattaforma digitale per l’orientamento, una figura di raccordo tra il mondo scolastico e il mondo del lavoro.
Il Portfolio digitale da servire per registrare gli apprendimenti di ogni singolo alunno al fine di accompagnare loro e le famiglie nella riflessione e nell’individuazione dei maggiori punti di forza dello studente facendo notare le competenze digitali, le conoscenze e le esperienze acquisite nel percorso di studio.
L’istituzione della figura del tutor all’interno di ogni singola classe per aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali del portfolio, oltre a operare come “consigliere” delle famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.
In previsione dell’istituzione del docente tutor è prevista una modifica nella formazione dei docenti nell’anno di prova, in questa prospettiva sono previste iniziative formative specifiche, coordinate da nuclei di supporto istituiti presso ciascun USR.
In via sperimentale, è stata prevista l’attivazione di “campus formativi”, al fine di offrire una panoramica completa di tutti i percorsi secondari, per ottimizzare l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali fra percorsi di studio diversi.
La normativa prevede la strutturazione di una piattaforma digitale alla quale possono accedere sia gli studenti sia le famiglie al fine di conoscere notizie utili per la transizione scuola-lavoro, in relazione alle esigenze dei diversi territori.
All’interno di ogni scuola è prevista l’istituzione di una figura che, sulla base dei dati sulle prospettive occupazionali trasmesse dal MIM, dialoghi con famiglie e studenti al fine di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro, al fine di favorire l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.
Tutte le suddette iniziative saranno monitorate dal Ministero al fine di verificarne i risultati e valutare l’opportunità o meno di potenziarli per rafforzarne l’efficacia.
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