Ancora poche ore e sapremo come finirà la “battaglia della legge di bilancio”, almeno per quanto riguarda la scuola.
A meno di sorprese dell’ultimo momento, alle 14.30 di martedì le legge sarà presentata all’aula della Camera per il penultimo passaggio (l’ultimo sarà al Senato nei prossimi giorni).
Sapremo così finalmente come il Governo ha deciso di impiegare il fondo per “la valorizzazione del sistema scolastico” previsto dall’articolo 84 della legge.
In questi giorni le “voci” sugli emendamenti si sono rincorse in continuazione ed è stato molto difficile capire come davvero si concluderà l’intera vicenda.
Tutta da capire, per esempio la questione della stabilizzazione dei docenti di sostegno, perché al momento non è ancora chiarissimo quanti siano i posti decisi.
Di certo sembra esserci invece il fondo di 10 milioni di euro per l’istituzione del servizio di psicologia scolastica (per il 2026 lo stanziamento potrebbe arrivare a 20 milioni).
L’emendamento sullo psicologo scolastico è stato presentato dalle opposizioni tanto che il ministro Valditara ha commentato: “Il consenso che il governo ha dato all’emendamento dell’opposizione va nella direzione di quel serio dialogo bipartisan che caratterizza una democrazia matura”.
Di fatto, va detto che la somma stanziata corrisponde nei fatti a circa 1.500 euro in media per ciascuna istituzione scolastica, cifra sufficiente a retribuire poche decine di ore di un professionista, tanto che la stessa Irene Manzi, responsabile scuola del PD, ha già chiarito che il fondo potrebbe servire per istituire équipe territoriali.
Per il resto bisogna aspettare che la manovra arrivi in aula e che il Governo presenti l’atteso “maxi-emendamento” con il dettaglio delle misure previste.