Nella legge di bilancio approvata alla Camera (e in attesa di approvazione al Senato), alla scuola sono destinati oltre 3,7 miliardi, di cui 2,2 di spesa corrente e oltre 1,5 per investimenti.
Tra i provvedimenti più importanti che la Legge di Bilancio porta con sé le nuove regole per il dimensionamento degli istituti.
Se prima, infatti, avere un Dirigente Scolastico e un DSGA propri era possibile solo a fronte di un minimo di 600 studenti per istituto e 400 nelle piccole isole e nei comuni montani, oggi questa viene ridotta rispettivamente a 500 e a 300 studenti. Una misura che dà respiro alle scuole messe a dura prova dalla pandemia che da quest’anno potranno contare su risorse dirigenziali a tempo pieno, un’attenzione che avrà effetti immediati sull’efficienza degli istituti, anche alla luce dell’enorme burocratizzazione di sistema e di processo che i nuovi protocolli per la sicurezza hanno comportato.
In altre parole, dall’entrata in vigore di questa norma, saranno meno scuole a essere accorpate, a fronte di un numero maggiore di scuole che godrà i benefici dell’avere un proprio capo di istituto ed un Dsga.
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