Al Senato l’esame della legge di bilancio sta procedendo con lentezza e anche un po’ stancamente, mentre il tempo passa inesorabilmente e ci si avvicina sempre più alle battute finali del 2021 (il termine ultimo per l’approvazione della legge è appunto il 30 dicembre, in modo da avere almeno il tempo di pubblicare il provvedimento nella G.U. il giorno successivo).
In realtà, però, sulla legge di bilancio si sta discutendo molto anche se in sedi semi-istituzionali: incontri con le parti sociali, incontri fra le forze politiche, confronti interni alla maggioranza, e così via.
E’ molto probabile quindi che nei prossimi giorni, la Commissione Bilancio del Senato licenzierà in poche ore il testo definitivo del disegno di legge da sottoporre al voto dell’aula.
Rispetto al testo uscito dal Consiglio dei Ministri, quello che andrà in aula non conterrà modifiche significative e sarà comunque lontano, anzi lontanissimo dalle richieste delle organizzazioni sindacali.
I fondi per la valorizzazione della professionalità docente, che dovrebbero servire per aumentare almeno un po’ gli stipendi degli insegnanti, rimarranno quelli quelli che sono o saranno incrementati, al massimo di qualche decina di milioni di euro: le risorse attuali consentirebbero un incremento di 12 euro mensili, nella migliore delle ipotesi si il fondo potrebbe essere raddoppiato ma assolutamente non di più.
Più possibilità potrebbero esserci invece per la cancellazione dei vincoli sulla mobilità che non ha costi.
Non è da poi da escludere che qualche manciata di milioni di euro possa essere stanziata per garantire la conferma dei contratti convid fino al 30 giugno anche per il personale Ata.
Così come può darsi che possa arrivare il via libera per nuovi percorsi abilitanti per la specializzazione sul sostegno riservati a chi già presta servizio su questa tipologia di posti.
A conti fatti, si tratta di briciole rispetto al miliardo di euro chiesto dalla Flc-Cgli per gli stipendi dei docenti e alle cifre imprecisate, ma certamente con parecchi zeri per aumentare gli organici e diminuire il numero degli alunni per classe.
I tempi sono ancora piuttosto incerti anche se sembra che il Governo sia intenzionato a chiedere il voto di fiducia al Senato tra martedì e mercoledì della prossima settimana in modo da poter avere il voto alla Camera subito dopo Natale.
Forse ne sapremo qualcosa di più nella mattinata di martedì 14 dopo la conferenza stampa del presidente Draghi.
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