Via libera all’emendamento al disegno di legge di Bilancio 2018 in favore degli enti di ricerca che intendono avvalersi delle disposizioni della “legge Madia” (d.lvo 75/2017 art. 20) per il superamento del precariato. Lo annunciano, in una nota, la Ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli.
L’emendamento mette a disposizione 10 milioni di euro per l’anno 2018 e 50 milioni di euro a decorrere dal 2019, per la trasformazione e stipula di contratti a tempo indeterminato di ricercatori e tecnologi che si trovino nelle condizioni previste dai due commi dell’art. 20 della citata Legge Madia (rispettivamente, contratti a tempo determinato e contratti flessibili).
Lo stesso emendamento dispone specificamente a favore di un percorso di stabilizzazione da parte del CREA (vigilato dal MIPAAF).
Si tratta in questo caso di 500 unità di personale di tutti i profili (ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi), di cui 411 precari i cui contratti potranno essere trasformati a tempo indeterminato e 89 precari che potranno partecipare alla riserva di posti da bandire nel triennio 2018-2020.
Tenendo conto dei costi medi annuali, le risorse messe a disposizione dall’emendamento con un “cofinanziamento” per almeno il 50 per cento da parte degli enti che assumono, consentono la trasformazione di circa 420 unità di ricercatori e tecnologi nel 2018 e nel 2019 potranno essere assunte ulteriori 1.750 unità.
Complessivamente, quindi, la norma a regime dal 2019 garantirà che con questo fondo si possano assumere fino a 2.170 unità (420 nel 2018 + 1.750 nel 2019), tenendo comunque conto che già la norma Madia consente l’assunzione a tutti quegli enti che già dispongono di risorse stabili.