Prosegue il lavoro politico del ministro Bianchi per cercare di ottenere nella legge di bilancio qualche risorsa in più per la scuola.
Un ulteriore tentativo in questa direzione c’è stato proprio nel pomeriggio del 9 novembre nel corso di un incontro fra il Ministro e i parlamentari di maggioranza delle Commissioni Istruzione.
Fra i punti in discussione c’è quello delle risorse per il rinnovo contrattuale.
Sembra che la soluzione a cui stanno pensando Bianchi e la maggioranza sia legata al fondo per la “valorizzazione della professionalità dei docenti” previsto dall’articolo 102 della bozza diffusa a fine ottobre.
Si tratta di uno stanziamento di 260 milioni sul bilancio del 2022 destinati appunto alla professionalità docente.
Sulla base di conteggi effettuati dai tecnici ministeriali sembra che in questo modo si potrebbe garantire un aumento medio al personale docente di circa 101-102 euro a testa.
Ma, attenzione, perché per ottenere questo risultato ci vorrà un passaggio contrattuale che consenta di usare una quota consistente di questo importo per aumentare la retribuzione professionale docente che va ad aumentare lo stipendio tabellare. Una operazione analoga, peraltro, venne già fatta con il contratto 2018/2021 e quindi non ci sarebbe nulla di strano se anche in questo caso il fondo destinato a “premiare” il maggior impegno di alcune particolari categorie di docenti venisse poi distribuito in modo indistinto fra tutta la categoria.
Un secondo tema che è stato affrontato è quello della conferma dell’organico Covid fino al termine delle lezioni.
In prima battuta nel testo della bozza della legge di bilancio la proroga era stata prevista solo per i docenti, decisione che è stata contestata sia dai sindacati sia da una parte delle stesse forze di maggioranza.
A quanto risulta alla nostra testata sembra che sia stata però individuata una soluzione: fermo restando lo stanziamento complessivo (300 milioni di euro) le scuole potranno prorogare i contratti dei docenti o del personale Ata in base alle proprie esigenze.
Nei prossimi giorni il disegno di legge dovrebbe essere bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato e a quel punto potrebbe essere depositato in Parlamento.
E così, a partire dalla prossima settimana, il provvedimento potrebbe iniziare il proprio iter presso la Commissione Bilancio del Senato.
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