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Legge di bilancio: potrebbe sparire la APP 18 per ragazzi e ragazze diciottenni; timori per la “tenuta” della carta del docente

E’ polemica sulla vicenda dell’APP 18 che mette a disposizione un bonus di 500 euro per l’acquisto di libri ai giovani che compiono 18 anni.
Alcuni parlamentari della maggioranza, tra cui il presidente della Commissione cultura della Camera Federico Mollicone (FDI) e l’onorevole Rossano Sasso (Lega), sottosegretario all’Istruzione nella precedente legislatura, hanno presentato un emendamento soppressivo della misura.

Lo scopo sarebbe quello di recuperare risorse (230 milioni per l’esattezza) per aumentare i fondi del welfare dello spettacolo, per istituire un fondo pel la filiera del libro e delle biblioteche e un fondo per le rievocazioni storiche e per i carnevali storici.
Inoltre verrebbe incrementata la spesa per il funzionamento dei Musei statali e verrebbe istituita la ”Fondazione di diritto privato denominata ‘Fondazione Vittoriano’, con compiti di gestione e valorizzazione del Complesso del Vittoriano”.

Secondo quanto riporta l’Ansa il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri sostiene che “sotto il cappello di una misura pensata per allargare, giustamente, gli strumenti di fruizione della cultura, si sono moltiplicati imbrogli e furbizie”.
“Con quei 500 euro i ragazzi si compravano telefonini, videogiochi e perfino lavatrici. La Guardia di Finanza ha rilevato truffe per 9 milioni di euro e la Corte dei conti ha accertato un’ipotesi di danno erariale. E’ una misura che va sostituita con strumenti più efficaci”.

Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, definisce vergognosa l’iniziativa della maggioranza mentre per Sil Confesercenti cancellare la APP18 provocherebbe un danno importante alla filiera del libro.

L’eventuale eliminazione del bonus cultura per i ragazzi e le ragazze preoccupa anche il mondo della scuola; sui social si stanno già diffondendo messaggi e commenti di insegnanti che temono che il prossimo passo possa essere quello della soppressione della Carta del docente che consente ogni anno a poco meno di 800mila docenti di fruire di un bonus di 500 euro da spendere in libri, pubblicazioni o percorsi formativi.

Reginaldo Palermo

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