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Legge di bilancio su contratti e pensioni: Cgil e Uil pronti allo sciopero contro il Governo, Cisl vuole dialogare

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In casa Cgil è tutto pronto per lo “scontro” con il Governo sulla legge di bilancio. Lo ha sottolineato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine dell’assemblea generale della Cgil piemontese: “Abbiamo programmato con la Uil lo svolerò generale perché c’è assolutamente bisogno di cambiare questa manovra perché non risponde ai problemi che le persone oggi hanno. Siamo intenzionati a proseguire questa mobilitazione fino a quando non otterremo risultati”.
“C’è un problema salariale grande come una casa – ha proseguito Landini – e qui non ci sono né le risorse per rinnovare i contratti del pubblico impiego né per aiutare il rinnovo dei contratti nel privato. Non c’è alcun intervento vero contro l’evasione fiscale e nessuno che affronti seriamente l’aumento dei salari anche attraverso una vera riduzione fiscale per i lavoratori dipendenti e per i pensionati”.
Ma soprattutto, ribadisce il segretario generale, ci sono i tagli alla sanità, alla scuola e ai Comuni che si troveranno nella situazione di dover tagliare i servizi e aumentare le tasse.

Non meno dura è la posizione della Uil secondo cui “la Legge di Bilancio predisposta dal Governo penalizza in maniera vergognosa i lavoratori pubblici, in particolare sulle pensioni”.
La Uil riporta alcuni casi emblematici, uno dei quali riguarda la scuola.
La legge di bilancio, infatti, rivede le pensioni di tutti i dipendenti pubblici che al 31/12/95 avevano meno di 15 anni di contributi.
Questa tabella mostra la perdita che potrebbero subire gli insegnanti se la legge verrà approvata nella versione attuale.

Anni di servizio al 31/12/95Totale pensione vecchio calcoloTotale pensione nuovo calcoloDifferenza pensione
57.610,933.826,44-3.784,49
108.895,437.262,43-1.633,00
1410.148,1210.011,22-136,89

Resta ferma sulle proprie posizioni la Cisl che ritiene invece che sulla legge di bilancio il dialogo e il confronto non debbano venire meno.
In un documento diffuso in queste ore il sindacato Luigi Sbarra mostra di apprezzare il fatto che “nei settori pubblici e nella Sanità, vi sono impegni per 8 miliardi complessivi, 3 dei quali dedicati al sistema salute, per rinnovare i contratti del triennio 2022/2024”.
Così come si valuta positivamente  “la decisione, che recepisce una richiesta della CISL, di utilizzare quasi 2 miliardi per un anticipo economico sui benefici contrattuali, rivalutando l’indennità di vacanza contrattuale e prevedendo l’erogazione anticipata, entro il mese di dicembre, del suo ammontare annuo per il 2024”.

Fra poco più di 10 giorni sapremo se il mondo della scuola risponderà alla “chiamata” di Cgil e Uil incrociando le braccia e scendendo in piazza a protestare.