La legge di bilancio approvata dal Parlamento in via definitiva il 23 dicembre (la legge n. 205 del 27 dicembre 2017) stabilisce ai commi 607-608 il reclutamento di 258 unità di personale amministrativo. L’intento del legislatore è quello di ridurre gli adempimenti burocratici a carico delle istituzioni scolastiche per lo svolgimento di compiti non strettamente connessi con il servizio di istruzione.
In particolare si parla di 5 dirigenti di seconda fascia e 253 funzionari da destinare agli uffici centrali e periferici del Miur e da utilizzare prevalentemente per la gestione delle controversie relative ai rapporti di lavoro. In tal modo i dirigenti scolastici si eviterà di delegare i dirigenti scolastici a rappresentare e difendere l’amministrazione in giudizio.
Per tali assunzioni viene autorizzata la spesa di 846.171,94 euro nel 2018 e 10.154.063,21 a decorrere dal 2019.
Queste assunzioni sono finalizzate a supportare le istituzioni scolastiche in compiti non strettamente legati al servizio di istruzione. Un modo per liberare le scuole da una serie di “molestie burocratiche” che appesantiscono il lavoro di segreterie scolastiche. In particolare per i dirigenti scolastici risultava particolarmente gravoso l’obbligo di gestire senza alcun supporto legale da parte dell’amministrazione la fase istruttoria delle controversie legali in materia di rapporto di lavoro e di rappresentare l’amministrazione in giudizio.
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