Ormai è ufficiale: fra pochi minuti, alle 19,15, inizia alla Camera l’ultima tappa del percorso parlamentare della legge di riforma della scuola.
Questa sera l’aula dedicherà un paio di ore di lavoro alla legge, mentre domani mattina avrà inizio l’esame degli emendamenti che, a meno di sorprese dell’ultimo momento, dovrebbero essere votati uno per uno. Niente voto di fiducia, insomma, almeno secondo le previsioni attuali.
In ogni caso il provvedimento non subirà modifiche rispetto al testo approvato al Senato e quindi potrebbe essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale già la prossima settimana.
Anche se, movimenti e sindacati sperano ancora che il Presidente della Repubblica rifiuti di votare la legge restituendola al Parlamento.
Ma – al momento – non si comprende neppure a cosa potrebbe fare riferimento Mattarella per non firmare la legge dal momento che tutte le pregiudiziali di costituzionalità sono state respinte sia al Senato sia alla Camera.
E neppure la strada del referendum si presenta molto facile. Se anche si riuscisse a raccogliere le firme se ne parlerebbe non prima della primavera del 2017.
Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…
Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…
Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…
La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…
Un atto di generosità ha ridato lustro a una scuola di Barolo, a Torino. Un…
Una maestra di 48 anni accusata di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini di una…