Il Codacons annuncia fin da ora una battaglia legale per ottenere l’annullamento dell’incremento delle ore lavorative per gli insegnanti contenuto nella bozza della cosiddetta Legge di Stabilità, approvata il 10 ottobre dal Consiglio dei Ministri.
Il testo prevede, infatti, che al personale docente dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado, compresi i docenti di sostegno, saranno aumentate le ore di servizio, dalle attuali 18 a 24 ore settimanali. E nelle sei ore eccedenti l’orario di cattedra, il personale docente non di sostegno della scuola secondaria titolare su posto comune sarà utilizzato per la copertura di spezzoni orario disponibili nell’istituzione scolastica di titolarità e per l’attribuzione di supplenze temporanee per tutte le classi di concorso per cui abbia titolo nonché per posti di sostegno, purché in possesso del relativo diploma di specializzazione. Questo a partire dal 1° settembre 2013.
“Un provvedimento – afferma il Codacons – che incrementa le ore di lavoro senza aumentare proporzionalmente la retribuzione dei lavoratori, è palesemente incostituzionale e, come tale, annullabile”.
L’art. 36 della Costituzione afferma infatti che “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro”.
“I docenti di tutta Italia – conclude l’associazione – possono unirsi e partecipare al ricorso collettivo in preparazione, fornendo a partire da domani la propria adesione seguendo le indicazioni riportate sul sito www.codacons.it”.
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