“Sul versante universitario il Governo riesce nell’impresa paradossale di peggiorare le già disperate condizioni di vita degli atenei con un taglio complessivo di 430 milioni – dichiara Alberto Campailla, Portavoce nazionale di LINK-Coordinamento Universitario – Si sottraggono infatti al FFO delle Università 234 milioni di euro nei prossimi 8 anni, cui si aggiungono gli oltre 25 milioni di euro tagliati con il Decreto IRPEF e i 173 milioni di decremento relativi al mancato rifinanziamento del piano straordinario di reclutamento dei professori associati istituito con la L. 220/10.”
“Sulla ricerca, oltre ai 42mln di tagli al Fondo ordinario per gli enti di Ricerca, il governo peggiora il piano “libere assunzioni”, la cui inefficacia e disomogeneità sul piano nazionale è stata denunciata in questi giorni – continua Campailla di Link – Con un colpo di mano sul decreto n.49 del 2012 Renzi elimina infatti il comma che imponeva un minimo di assunzioni a tempo indeterminato e punta sull’estensione totale del precariato nella ricerca. Chiediamo che dalla Legge di Stabilità vengano completamente eliminati tutti i tagli e si provveda allo sblocco del turn-over e ad un rifinanziamento complessivo delle Università”“Sulla scuola i tagli più ingenti sono sulla legge 440/97 relativa all’autonomia scolastica e sulle riduzioni del personale ATA, con diminuzioni complessive pari a circa 60 milioni nel 2015 ed 81.4 milioni a decorrere dal 2016, da aggiungere alle entrate previste dalle riduzioni delle supplenze brevi.” – afferma Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale Unione degli Studenti –
“Con queste misure si impone agli istituti di continuare a scaricare sulle famiglie le spese per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, come accaduto a causa dei tagli degli ultimi anni.””La Buona Scuola che ha in mente il governo è una scuola senza autonomia ed è gravissimo: il Governo deve rifinziare i fondi MOF e 440/97.- continua l’UdS – “ E’ totalmente antidemocratico inoltre che, ancor prima che incominci qualsiasi iter parlamentare ed ancor prima che la consultazione sia conclusa, la riforma della scuola venga illegittimamente data per approvata, per mezzo della costituzione di un nuovo fondo ad hoc di 1 miliardo nel 2015 e 3 miliardi dal 2016, sicuramente insufficienti per la copertura delle misure previste dal testo. La velocità del Governo sta mettendo in luce la propria incoerenza e la mancanza di una idea complessiva e credibile di scuola pubblica.”
“Renzi mente sapendo di mentire: questa legge di stabilità prevedetagli pesantissimi all’istruzione tutta ed è inaccettabile che il Governo continui a spacciarli per investimenti, come all’interno dellapagina ufficiale del Governo– dichiara Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – Siamo pronti a mobilitarci a partire dal 14 novembre, in occasione della giornata internazionale del diritto allo studio, e nelle altre date di mobilitazione perchè siamo convinti che la strada intrapresa dal governo sia totalmente sbagliata”
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