E’ ripreso alla Camera, alle ore 20 di domenica, il dibattito sulla legge finanziaria.
Si incomincia con la discussione sull’art. 6 e si va avanti fino alle ore 24.
Certamente nella serata di domenica non si arriverà a discutere gli articoli sulla scuola (65, 66, 67 e 68) sui quali (ormai è ufficiale, stando ai documenti che sono stati pubblicati sul sito della Camera) sono stati posti almeno circa 300 emendamenti, 250 dall’opposizione, i restanti della maggioranza.
Le proposte di modifica riguardano quasi tutte le disposizioni dei 4 articoli.
L’unico articolo sul quale non ci saranno modifiche è il 67, quello relativo alla cosiddetta clausola di salvaguardia, anche se va detto che altri emendamenti all’art. 66 tendono a diminuire l’impatto dei risparmi che la scuola dovrà garantire.
Se nei prossimi giorni si dovesse arrivare a discutere sui 4 articoli relativi alla scuola (non è ancora da escludere, infatti, che il Governo decida di porre la fiducia) il dibattito sarà certamente ampio ed evidenzierà le divergenze interne alla maggioranza su questioni decisive.
Creerà problemi l’ultimo comma dell’art. 68 che attualmente prevede lo stanziamento di 100milioni di euro alle scuole paritarie.
La sinistra radicale ha presentato un emendamento per la cancellazione secca del comma, mentre un nutrito gruppo di deputati dell’Ulivo (tra i quali Rusconi, Tocci e la stessa Alba Sasso) chiede che lo stanziamento venga portato a 155milioni (emendamento che potrebbe essere votato anche da una parte del centro-destra che propone però di arrivare a 200milioni).
Non mancano le curiosità: mentre tutti (o quasi) cercano di trovare il modo di limitare al massimo i danni che potrebbero derivare dalla revisione del rapporto numerico classi/alunni, il deputato di Forza Italia Riccardo Minardo ha presentato un emendamento per aumentare tale rapporto di 0,6 punti (la legge propone 0,4). Secondo i calcoli del parlamentare azzurro i risparmi (200milioni all’anno dal 2007 al 2011) sarebbero sufficienti per “lavori di realizzazione, ristrutturazione e messa in sicurezza – si legge nel testo dell’emendamento – della strada statale n. 115, tratto Vittoria-Comiso, e della strada statale Ragusa-Catania”.
Al contrario, il deputato della Rosa nel Pugno Giacomo Mancini vorrebbe portare dal 6 al 10% la ritenuta unica sulle vincite al lotto in modo da garantire la gratuità dei libri di testo in tutto il ciclo dell’istruzione obbligatoria.
E, a proposito di obbligo, vanno segnalati un paio di emendamenti della sinistra radicale tesi a garantire che fino a 16 anni l’obbligo resti dentro la scuola e non si “mescoli” con progetti o percorsi di altro genere.
Secondo tale ipotesi l’obbligo dovrebbe essere assolto nel primo biennio della scuola superiore che dovrà essere “interrelato con la scuola media” ed avere “valenza orientativa rispetto ai percorsi successivi”.
Fra i 300 emendamenti pubblicati nel sito della Camera non ve n’è nessuno a firma del Governo che però potrebbe presentare ancora proposte di modifica in qualunque momento.