Cominciano a trapelare i contenuti della Legge di Stabilità di fine anno, relativamente a scuola, università e ricerca.
Per quanto riguarda l’istruzione pubblica, è previsto uno stanziamento complessivo di 1 miliardo (mentre per il Pubblico impiego 1,3 miliardi).
Lo stanzimento prevede incentivi per l’organico della scuola, probabilmente per la trasformazione di diverse migliaia di posti (si parla di 25mila di cui 5-6mila per il sostegno) dall’organico di fatto a quello di diritto.
Ci sono poi delle risorse per la copertura di più di dieci deleghe della Buona Scuola, la Legge 107/2015.
Sono previsti più investimenti per gli Istituti tecnici superiori che offrono sbocchi reali nel mondo del lavoro e decontribuzioni per le aziende che assumono i neo diplomati che hanno fatto alternanza scuola-lavoro.
Su Twitter, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone scrive che viene “raddoppiato il fondo per gli Its” e che sono “300 milioni destinati alle deleghe della Buona Scuola“.
Le manovre sono annunciate anche in un comunicato giunto in serata dal Miur, comprendente un commento del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, subito dopo l’approvazione della Legge di Stabilità in Consiglio dei ministri e la conferenza stampa del premier Matteo Renzi.
La legge di stabilità approvata oggi, dice il responsabile del Miur, “dimostra ancora una volta la centralità che scuola, università e ricerca hanno per il nostro Governo”.
Per quanto riguarda gli investimenti per gli Istituti tecnici superiori, si punterà su quelli che “offrono sbocchi reali nel mondo del lavoro” attraverso “la decontribuzioni per le aziende che assumono i neo diplomati che hanno fatto alternanza scuola-lavoro“, ha spiegato il ministro Giannini.
“Sono molto soddisfatta per le misure approvate che investono su giovani e capitale umano, anche attraverso il pacchetto Industria 4.0“.
“Per il diritto allo studio c’è un evidente salto di qualità, con risorse fresche per garantire ai meritevoli ma privi di mezzi l’accesso ai percorsi universitari. Come prevede la nostra Costituzione. In particolare – prosegue il ministro – stabilizziamo l’incremento del fondo per il diritto allo studio, prevediamo una no tax area per i redditi bassi e borse specifiche per studenti particolarmente meritevoli, che accompagneremo lungo il loro percorso universitario”.
“Valorizzeremo – continua Giannini – i migliori dipartimenti universitari con fondi aggiuntivi che saranno in gran parte destinati all’assunzione di ricercatori. Daremo più fondi agli Enti di ricerca e una “dote” aggiuntiva ai ricercatori universitari da spendere per le loro attività”.
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